di MASSIMO DI CENTA

VENZONECORVA 11

GOL: pt 24’ Marchiori; st 6’ Enrico Lo Manto (rig.).

VENZONE: Devetti, Marcon (18’ st Monterisi), Caserta, Daniel Lo Manto, Stefanutti, Cescutti, Misic (48’st Petito), De Baronio, Rosero, Petrigh (26’ st Collini), Enrico Lo manto. All. C. Polonia. In panchina: Andrei, Michele Polonia, Lestani, Gherbezza, Abazi.

CORVA: Della Mora, Avesani, Corazza, Giovanni Trentin (20’ st Simone Trentin), De Agostini, Marchori, Coulibaly, Plozner, Vriz (33’st Verardo), Agolli (1’ st Garzoune, 43’ st Kramil). All. G. Stoico.

In panchina: Libanoro, Brunzo, Sandrin, Bagnarol, Zanin.

ARBITRO: Khalid Fayed (sez. Udine). Assistenti: Pecile – sez. Tolmezzo e Franconi – Sez. Maniago).

NOTE: ammoniti Marcon, Cescutti, De Baronio, De Agostini, Avesani.

VENZONE. Il pareggio finale è uno di quelli che non accontenta nessuno: di certo, non il Venzone, che chiedeva a questa partita i tre punti per puntellare la sua traballante classifica ma nemmeno il Corva, che puntava alla vittoria per restare a stretto contatto col Torre capolista. Il malcontento, eccolo il leit motiv finale, acuito anche dall’incerta direzione di gara di Khalid Fayed che ha preso qualche cantonata mica da ridere. Al 90’, insomma, si lamentavano tutti: il Venzone reclamava un rigore su Enrico Lo Manto e il vizio di partenza all’origine del gol del Corva. Lo stesso Corva aveva da ridire su un rigore negato a Plozner e sui due concessi agli avversari. Episodi che visti dalla tribuna possono trovare conferma. Il gol del Corva nasce infatti da una rimessa laterale invertita e da lì si è poi sviluppata l’azione del gol di Marchiori. Il rigore non fischiato per fallo di Coulibaly su Lo Manto poteva starci. Di quelli concessi, il primo è da regolamento (il contatto Coulibaly – Lo Manto è lieve ma c’è), il secondo scaturisce da un tocco con il braccio di Coulibaly, ma il giocatore aveva il braccio lungo il corpo e davvero non se ne ravvisa la volontarietà. Ma quello non concesso a Plozner è grande come una montagna, con la punta del Corva che arriva davanti a Devetti, lo salta e il portiere lo stende. Era un’azione in contropiede solitario e il direttore di gara non aveva nessun ostacolo tale da impedirgli l’esatta valutazione del fallo. Ci siamo soffermati a lungo su questi episodi, perché, alla fine, sono stati decisivi, confezionando un risultato che avrebbe potuto essere diverso.

La gara è stata tutto sommato equilibrata, col Corva molto ben disposto nel primo tempo ed il Venzone più arrembante nella ripresa: pareggio giusto, insomma. Il Venzone, che nei primi 45’ non era parso in grado di esprimere giocate pericolose è andato al riposo giustamente in svantaggio: era stato Marchiori a rompere l’equilibrio, con un preciso diagonale su sponda area di Plozner. Il Corva, che visto il primo tempo in pieno controllo pensava di poter gestire anche la ripresa, si è invece visto raggiungere 6’ dopo la pausa, quando Enrico Lo Manto è andato a terra dopo il contrasto con Coulibaly: dagli undici metri, lo stesso Lo Manto aveva infilato di precisione Della Mora. Una volta in parità, le due squadre hanno badato soprattutto a difendersi, non concedendo spazi e infatti sono stati pochi i pericoli per i due portieri. Al 40’ poi la squadra di casa aveva avuto l’opportunità di vincere la gara: con un un guizzo sul lato sinistra dell’area il solito peperino Enrico Lo Manto si era liberato di Coulibaly, andato al contrasto con le braccia lungo il corpo. Khalid Fayed ha concesso il rigore con Della Mora bravo a respingere la conclusione dello stesso Lo Manto.