di Barbara Castellini

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Dopo otto giornate di campionato, l'Udinese è ancora a caccia della prima vittoria. Un inizio decisamente al di sotto delle aspettative, che sta fortemente minando le certezze di un gruppo che fino allo scorso anno aveva entusiasmato, anche grazie ad alcuni risultati inattesi. Proprio i risultati sono ora il tasto dolente in casa bianconera, complici i molti infortuni che hanno colpito il team di Andrea Sottil e qualche cessione importante. A tal riguardo ascoltiamo un estratto dell'intervista esclusiva rilasciata da Alessandro Calori, ex capitano dell'Udinese e ora allenatore, a Trentesimo Minuto, la rubrica di approfondimento di Radio Calcio Fvg.

Quest'anno penso sia un anno un po' così, dove magari in attacco mancano dei riferimenti che nella passata stagione ci sono stati e hanno fatto delle buone cose. Gli esterni sono cambiati. Quindi secondo me c'è un lavoro da fare di ricostruzione, bisogna avere un po' di pazienza. È una squadra che organicamente deve solo crescere e alla lunga verranno fuori i suoi valori. Ora c'è da tenere duro, bisogna guardare la situazione, non con preoccupazione, ma con attenzione. Ci sono annate così. Magari c'è chi le difficoltà se le trova dopo e chi ce le ha all'inizio. Il gruppo deve tenere la barra dritta e ritrovi i risultati. Al primo risultato credo che si sblocchi anche la squadra”.

Calori, poi, parla del Lecce, prossimo avversario in campionato dei bianconeri.

L'Udinese incontrerà una squadra che, assieme al Frosinone, ha dimostrato di essere forte. Ha dei giocatori davanti rapidi che mettono in difficoltà spesso gli avversari”.