di MASSIMO DI CENTA

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Il personaggio di questa settimana gioca in una delle squadre del momento, quell’ Union Martignacco imbattuta dal 23 ottobre (sconfitta interna col Casarsa) e sempre vincente dopo la pausa. Lui è Manuel Grillo, classe 2004, centrocampista alla corte di Devid Trangoni. In campo non lo si nota solo per i capelli lunghi raccolti in una cosa quando gioca, ma per il dinamismo, la generosità e tante altre cose che sa fare, soprattutto adesso che può giocare in quel ruolo di mezzala che sembra adatto alle sue caratteristiche. Fiato e corsa non gli mancano, i piedi sono decisamente buoni (specialmente il destro), da migliorare c’è forse l’aspetto tattico, perché a volte, spinto dall’eccessiva generosità, lascia scoperta la sua zona di competenza. Ma è un dettaglio, questo, che verrà ottimizzato con l’esperienza. Manuel ha iniziato a giocare nel Pagnacco, la squadra del suo paese, prima di approdare al Tricesimo, dove nelle giovanili ebbe come allenatore Stefano Del Medico: un solo anno, perché poi Del Medico decise di cambiare squadra, eppure in quell’anno tra i due si instaurò un bellissimo rapporto, tant’è che il ragazzo, è ancora riconoscente al tecnico, per il modo in cui seppe farlo maturare non solo come calciatore ma anche nell’atteggiamento e nel modo di interpretare il gioco. Dopo gli anni al Tricesimo, ecco il passaggio all’Union Martignacco, subito dopo lo stop imposto dal covid. E a Martignacco trovò prima Ezio Degano e poi Devid Trangoni che hanno saputo continuare il lavoro di Del Medico, al punto che adesso è un giocatore pronto per un campionato difficile come la Promozione. Quella con l’Union è per la famiglia Grillo una specie di seconda casa, visto che il fratello Andrea gioca nelle giovanili e mamma Susi dà una mano al bellissimo chiosco della società. E poi, naturalmente, non manca papà Luca, ex giocatore (non ai livelli del figlio, bisogna dire …) e grande appassionato di calcio. Luca non si perde una partita, mentre la mamma lo segue (per quello che può, impegnata tra caffè e brulè) solo nelle partite in casa, così come Sofia, la ragazza di Manuel, che quando lui gioca in trasferta preferisce stare a casa studiare. Ma l’impegno di Manuel, all’interno della società, non si esaurisce solo col ruolo di giocatore: ha iniziato, infatti, anche ad allenare i “Primi calci”, pensando anche ad un futuro lontano, quando, smesso di giocare, ha intenzione di fare l’allenatore. Per ora però calpestare le zolle di centrocampo è l’impegno più importante e vorrebbe provare a farlo anche in categorie superiori. Tifoso dell’Inter ha un debole per Barella che gioca nella sua stessa posizione e con la stessa interpretazione del ruolo. Idolo assoluto resta Maradona, ma lì siamo ad altri livelli … Il Manuel extra calcio è impegnato nell’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Meccatronico “Bearzi” di Udine e vorrebbe provare, una volta diplomato, ad iscriversi alla facoltà di ingegneria meccanica, anche se la decisione definitiva non è stata ancora presa. Per ora c’è un’ Union Martignacco e un sogno che all’inizio del campionato si chiamava salvezza. Adesso, chissà ...