di MASSIMO DI CENTA

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È di Varmo e gioca nell’Unione Basso Friuli il protagonista della nostra rubrica, questa settimana. Parliamo di Daniel Vegetali, centrocampista della formazione del presidente Corrado Guerin. E proprio da Varmo, squadra del suo paese, parte la carriera del ragazzo, che dopo la consueta trafila approda all’Udinese, dove milita nell’Under 16 e Under 17 prima di far parte della Primavera 2, per due stagioni, per poi passare all’Unione Basso Friuli. Il secondo anno con la Primavera gioca poco, penalizzato dal fatto che la società punta sul blocco di giocatori più esperti : a lui va di giocare con continuità e per questo il trasferimento ad una squadra di Promozione non lo vive come un declassamento ma come un’occasione per trovare continuità di rendimento. Gli anni in bianconero gli permettono di acquisire una dimensione importante, aiutato in questo percorso da allenatori in grado di affinare tecnica e tattica. Di quel periodo conserva un ricordo molto bello di Max Mian, tecnico che più di ogni altro, secondo Daniel, ha saputo sfruttarne a pieno le caratteristiche. Nicola Carpin, tecnico dell’UBF, ne ha fatto un punto di forza del centrocampo, nonostante la giovane età. Per giocare in quella zona di campo occorrono personalità, capacità di capire lo sviluppo dell’azione e quella visione periferica che fa la differenza: tutte doti in possesso di Daniel, alle quali aggiunge una capacità di corsa naturale ed una resistenza allo sforzo non comune. Destro naturale (ma con un uso del sinistro sufficientemente disinvolto) sa interpretare le due fasi di contenimento e proposizione. Da migliorare (ma ci sarà tempo) l’aggressività e la struttura fisica, ancora acerba. Il suo modello è Nicolò Barella per la naturalezza di interpretare il ruolo. La passione per il calcio l’ha ereditata da nonno Gino, mentre il papà Cristian al pallone preferisce le quattro ruote, ma adesso è sempre presente alle sue partite, assieme a mamma Katia.
Attualmente frequenta l’Istituto di grafica e comunicazione “Marinoni” di Udine e sul futuro non ha ancora idee chiare, anche se non nasconde una passione per designer di interni, ma non disdegnerebbe di diventare preparatore atletico. Le idee invece sono chiarissime per quanto riguarda il calcio che avrà sempre un ruolo preminente nella sua vita. Senza presunzione, lui mira a giocare a livelli sempre più alti, allenandosi per migliorare costantemente. Nel frattempo c’è questa UBF da risollevare dopo un girone d’andata non proprio esaltante ...