Soltanto qualche mese fa la Manzanese lottava punto a punto con il Trento per un posto in Serie C. Sembra incredibile rivedere oggi gli orange calcare i campi della Seconda Categoria, provare a ripartire dopo l'uragano che ha travolto la società e messo fine alla breve era Fabbro.

Eppure ad agosto i presupposti erano diversi. Dopo un mercato stellare, i seggiolai venivano accreditati tra le favorite del Girone C di Serie D, una formazione che avrebbe potuto lottare alla pari per la vetta con corazzate come Adriese ed Arzignano. Poi il tanto improvviso quanto inaspettato crac che ha cambiato ogni cosa, segnando un solco netto, un prima e un dopo. Il resto poi è storia.

A Manzano, chi è rimasto, si è rimboccato le maniche e ha provato a salvare il salvabile. Innanzitutto il Settore Giovanile, tra i migliori della regione. Poi la Prima Squadra fatta anch'essa da tanti giovani canterani e ragazzi che hanno creduto al progetto del digì Gigliotti. Ricostruire dal fondo, senza fretta di vincere, scommettendo sul futuro, è stata questa la scelta della nuova dirigenza guidata Fedele.

Domenica scorsa, in quello che può essere considerato un derby, è arrivato anche il primo punto in campionato, un simbolo un po' di questo nuovo inizio. Ne abbiamo parlato con uno dei nuovi volti della squadra, difensore manzanese doc, Cristian Tulissi.