di Marco Bisiach

Ci eravamo chiesti, appena prima del weekend, quale sapore avrebbe avuto il fine settimana delle squadre del calcio dilettanti goriziano. O meglio quali Gusti, giocando evidentemente con il contemporaneo svolgimento in città della grande kermesse enogastronomica. La risposta è arrivata e non è necessariamente esaltante per i tifosi di casa, perché a fronte di due belle vittorie (ed ecco il dolce) ottime per rilanciare le ambizioni delle formazioni impegnate nelle categorie inferiori, sono arrivate anche due dolorose (e aspre, al palato) sconfitte per le due “big” impegnate in Eccellenza. Hanno fatto festa Azzurra e Audax Sanrocchese, rispettivamente in Prima e Seconda categoria, si leccano le ferite Pro Gorizia e Juventina, insomma.

Da queste partiamo. La Pro Gorizia ha assaggiato per la prima volta il gusto amaro del ko, cedendo al “Bearzot” alla Pro Fagagna, cinica, pratica e aggressiva nel primo tempo, brava a resistere nella ripresa al ritorno dei biancoazzurri, tra i quali l’assenza di Jacopo Grion si è fatta sentire. La doppietta di Mattia Craviari e il bel gol di Simone Domini sono valsi il 3-2 finale (non sono serviti i gol di Valmir Gashi e Ciro Lucheo alla Pro Gorizia), e se un passaggio a vuoto può capitare ad una formazione che sin qui in stagione non aveva mai realmente sbagliato partita, subire così tante reti in casa per una Pro Gorizia che punta in alto è un qualcosa di insolito. Solo le prossime settimane potranno dire se è stato un episodio o meno. Intanto la società è al lavoro anche per dare una continuità e una stabilità alla sede degli allenamenti, sin qui itineranti tra Mossa, Piedimonte, San Lorenzo Isontino: non esattamente l’ideale.

Continua a soffrire poi la Juventina, arrivata al quarto rovescio di fila dopo la vittoria all’esordio. Ancor più preoccupante del risultato (2-0) sul campo di quella che è senza dubbio la squadra del momento, il Calcio Maniago Vajont, è la perdurante siccità offensiva di una formazione che nella passata stagione poteva contare su un attacco atomico. Ora è arrivato anche Dino Martinovic, ma i gol invece non arrivano più. L’adattamento alla nuova categoria richiede tempo, la Juventina ha iniziato a lavorare anche in ritardo per i noti problemi al terreno di gioco, non ha mai disputato ancora un match casalingo e ha pagato diversi infortuni. In aggiunta, l’ambiente biancorosso si lamenta per episodi arbitrali non favorevoli. Tutto questo però non basta a spiegare le difficoltà della “Juve”, che ha bisogno di iniziare a far punti per allontanarsi da quel fondo della classifica nel quale è scivolata dopo queste settimane difficili.

Fondo, in questo caso del Girone F di Seconda, dal quale si è staccata l’Audax Sanrocchese, grazie al 2-0 “di rigore” rifilato all’Aris San Polo nello scontro diretto di bassa classifica, allo stadio Vizzari. I biancorossi sono ancora lontani dalla loro migliore versione, e dovranno crescere se vorranno confermare le ambizioni della vigilia di questo campionato, ma il successo potrebbe rappresentare il trampolino giusto per cambiare marcia, in attesa del ritorno dei tanti infortunati. E a proposito di cambio di marcia, inizia a ingranare l’Azzurra di Straccis, che a sua volta ha potuto brindare a una vittoria per le strade di “Gusti di Frontiera”. Un successo convincente, il 4-2 rifilato alla Roianese e griffato dai gol di Stanislaw Wozniak, Thomas Ferri e Nicholas Semolic, oltre che da un autogol, che permette alla banda di Cristian Terpin di risalire la china e affacciarsi subito ai margini di quella che potrebbe essere l’ipotetica zona play off. Ecco, la trasferta in casa della Trieste Victory Academy, nel prossimo turno, potrebbe dare risposte ancor più chiare sulle condizioni e sulla crescita dell’Azzurra. Che intanto, però, ha ripreso a correre.