di Marco Bisiach

Pordenone è lontana, dimenticata no ma messa da parte. E’ già ora di tornare nuovamente in campo, per la Pro Gorizia, ancora una volta in questa stagione infinita per i biancoazzurri, che a conti fatti hanno giocato più di tutti e non si sono fermati un attimo dall’agosto scorso, essendo i soli ad arrivare in fondo alla Coppa Italia oltre che al campionato e ai play off di Eccellenza. Non basta, però, serve ancora uno sforzo perché domenica pomeriggio – alle 16.30, nuovo orario varato per questa fase – allo stadio “Bearzot” arriva la Castanese per l’andata delle semifinali degli spareggi nazionali. In palio, seppur all’orizzonte, c’è sempre il sogno di un posto in Serie D, quell’obiettivo che però anche a Castano Primo coltivano con convinzione.

I neroverdi della Castanese (e nei colori sociali c’è un richiamo al Pordenone e a Pordenone che, scaramanticamente parlando, non sappiamo quanto possa far piacere ai goriziani) sono squadra tutta da scoprire, ma il cui valore non è in discussione. A lungo ha lottato per vincere il girone A dell’Eccellenza lombarda, e alla fine si è dovuta accontentare del secondo posto alle spalle della Varesina. Nei play off, poi, ha vinto 2-1 contro la Vogherese, ed ora è pronta a tuffarsi nella nuova avventura nazionale. Si tratta di una squadra propositiva e votata all’attacco, come raccontano bene anche i 68 gol messi a segno nella stagione regolare, che ne hanno fatto di gran lunga il miglior reparto offensivo del girone A, ed anche il secondo in assoluto (dietro l’inarrivabile Sant’Angelo, padrone del gruppo B) di tutta l’Eccellenza in Lombardia. Tra gli osservati speciali ci sono sicuramente il capocannoniere della squadra e del torneo (con 20 gol) Stefano Gibellini, che curiosamente è diviso solo da una vocale dal suo omologo biancoazzurro Matteo Gubellini, e l’altro attaccante Nicolò Milani, classe 2001 ma capace di andare a segno ben 12 volte in stagione.

Ecco, proprio a proposito di singoli e protagonisti, il dente duole in casa Pro Gorizia, perché mister Fabio Franti si presenta all’appuntamento lontano dalle condizioni ideali. Non ci sarà per squalifica Jacopo Grion (era diffidato ed è stato ammonito nella finale contro il Torviscosa), e sono fuori dai giochi gli infortunati Martin Aldrigo e Simone Delutti. La Pro Gorizia dovrà rinunciare poi ai gol del già citato bomber Matteo Gubellini, volato negli Stati Uniti, e anche il giovane Fahuz Mikaila non potrà esserci per impegni di lavoro. Questo senza contare gli acciacchi e il chilometraggio ormai notevole accumulato nelle gambe dei giocatori a disposizione, e una condizione psicologica non esattamente brillante. Non ha aiutato a preparare al meglio questi spareggi l’incertezza sulla partecipazione ai play off nazionali di cui abbiamo dato conto nei giorni scorsi, e risolta ad inizio settimana con la decisione di onorare fino in fondo la stagione. “Non arriviamo alla partita bene come vorremmo, e dobbiamo essere onesti nel non illudere la nostra gente su quello che potrà essere l’esito di questi spareggi – dice il tecnico Fabio Franti, con grande realismo -. Viste le condizioni in cui ci troviamo, e il valore dell’avversaria, cercheremo innanzitutto di limitare i danni, e daremo il massimo per onorare la maglia nel rispetto di tutti i tifosi e delle persone che ci vogliono bene”.

Al di là del risultato, e a prescindere dal raggiungimento o meno del sogno Serie D, per la Pro Gorizia questi spareggi potrebbero rappresentare comunque un’ulteriore occasione di crescita. “Sono queste le partite che chi gioca a calcio vuol vivere, perché permettono di confrontarsi con avversarie e realtà nuove, di altre regioni, e ci aiuteranno sicuramente a migliorare ancora – conferma proprio Franti -. Dispiace solo non poterci arrivare al meglio, ma saranno sfide utili e intriganti da affrontare”. Intriganti anche per gli appassionati goriziani e regionali, che, assieme a CalcioFvgLive che seguirà la partita del “Bearzot”, potranno scoprire la Castanese e con lei uno scorcio di primo piano dell’Eccellenza lombarda.