di Barbara Castellini

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Era il 30 luglio 2023 quando La Gazzetta dello Sport titolava in prima pagina: “Samardzic super motore Inter”. Poi il dietrofront, la conferma all'Udinese e le tante illazioni in merito a una vicenda ancora poco chiara. A distanza di nove mesi, le strade di Lazar Samardzic e dell'Inter si incroceranno nuovamente, non sulle pagine dei quotidiani, ma sul rettangolo verde del Bluenergy Stadium. Con quale esito? Dovremo attendere lunedì sera per scoprirlo.

Fino a oggi la stagione del centrocampista serbo-tedesco classe 2002 non ha risposto alle alte aspettative. Ventisei presenze, tre reti, due assist sono numeri “sterili” che poco rappresentano il campionato vissuto finora da Samardzic. Considerato (a ragione) uno dei giocatori più tecnici della rosa bianconera, “Laki” non sempre è riuscito a incidere, rimanendo spesso ai margini, in un ruolo di comprimario che non gli compete. Forse questo è uno dei motivi che ha spinto Gabriele Cioffi a rinunciare a lui in quattro occasioni (tutte al Bluenergy Stadium) contro Lazio, Sassuolo, Salernitana e Torino.

Ma la sensazione è che lunedì, in occasione del posticipo con l'Inter, Samardzic sarà nuovamente titolare. C'è bisogno della classe e soprattutto della visione di gioco del nazionale serbo. Proprio con le “big” l'Udinese ha dato il meglio di sé in questa stagione: a San Siro con il Milan, in casa con il Bologna, all'Allianz Stadium con la Juventus e all'Olimpico contro la Lazio. Non sarà facile ripetersi contro la capolista Inter, ma la classifica impone all'Udinese di non poter arrestare la corsa salvezza. Con o senza Samardzic sarà Cioffi a deciderlo. Sicuramente i bianconeri non potranno ripetere le recenti prove opache offerte con Torino e Sassuolo. A meno di due mesi dal termine del campionato ogni errore può risultare fatale.

(foto Petrussi)