di Francesco Tonizzo

Fulmine a ciel sereno in casa del Brian Lignano. A CalcioMercato chiuso, i Gabbiani del presidente Zeno Roma hanno annunciato l'uscita dalla squadra di Matteo Tomei, il portiere ex Pordenone, con importanti esperienze da professionista in giro per l'Italia, che a fine ottobre aveva rappresentato un upgrade di assoluto prestigio in seno alla formazione lignanese e che, quattro mesi dopo, saluta il team del mister Alessandro Moras.

Il direttore sportivo del club, Alessandro Paolucci, ci spiega la ratio della decisione di separarsi da Matteo, che è anche il figlio del DG lignanese Ermanno Tomei.
"Come Società abbiamo valutato le prestazioni di Matteo, da quanto è arrivato e siamo giunti alla conclusione che questa era la soluzione giusta".

Quando arrivò Tomei, il portiere Tommaso Nutta, che aveva giocato tra i pali del Brian fino a quel momento, se n'è andato alla Virtus Corno. Adesso avete solo portieri fuoriquota: come la gestite?
"La scelta di prendere Matteo è arrivata prima che iniziasse il mercato invernale: ci attendevamo prestazioni diverse, che per tutta una serie di motivi non ci sono state. Adesso non ci fasciamo la testa: abbiamo due portieri giovani, Lorenzo Bon ha giocato da titolare anche nella finale di Coppa Italia che abbiamo vinto, ed è assolutamente affidabile. Valuteremo il da farsi in questi giorni, ma non credo che arriveranno grossi cambiamenti".

Nel girone A di Eccellenza Fvg, siete all'inseguimento della capolista Chions e vi attende la fase finale di Coppa Italia: l'obiettivo è sempre primeggiare ed eventualmente alla serie D?
"Fin dall'inizio ho detto che la Società non ha la smania di vincere a tutti i costi il campionato. Ci è stato chiesto di fare una buona stagione e di andare il più avanti possibile in Coppa. Un obiettivo l'abbiamo già raggiunto e per l'altro siamo in corsa. Vogliamo fare il meglio possibile e capire dove siamo arrivati. Ovvio che una società come il Brian Lignano debba giocare tutte le partite per vincerle. Per quanto riguarda la fase nazionale di Coppa, aspettiamo i sorteggi del calendario per sapere quando e dove giocheremo: sarà una bellissima esperienza per tutti. Confrontarsi fuori dalla Regione è sempre bello. In Coppa vale lo stesso discorso del campionato: bisogna affrontare partita dopo partita, cercando di fare il meglio e di portare a casa più punti possibile. Il tutto con la massima tranquillità".

Tornando alla questione Tomei, Matteo è anche il figlio di Ermanno, il direttore generale del Brian Lignano. Data la parentela, vi aspettavate una situazione diversa?
"Matteo è una persona molto seria che ha sempre saputo dividere l'aspetto familiare da quello sportivo: diamogli merito di questo. Non credo che ci siano complicazioni particolari per il legame familiare tra Ermanno e Matteo: non inficia il prosieguo della stagione. Mi preme sottolineare che non è vero che il Brian Lignano, dall'oggi al domani, abbia lasciato a casa, fuori dai termini di mercato, un giocatore del calibro di Matteo Tomei. Gli avevamo proposto delle condizioni diverse da quelle che inizialmente erano state pattuite, dandogli comunque modo di rimanere a Lignano a dimostrare il suo valore. Purtroppo, lui ha preso altre decisioni e noi accettiamo la sua volontà".

Domenica, nella terza di ritorno dell'Eccellenza Fvg, arriva a Precenicco la Gemonese. Che partita sarà?
"Mi aspetto dal Brian una partita importante, per riscattare gli ultimi risultati. Ho detto ai ragazzi che devono stare tranquilli perché la Società è contenta del loro operato e di quel che fanno vedere in campo. Penso che, alla lunga, i risultati arriveranno perché il lavoro giornaliero paga sempre".