Di Matteo Femia

La Virtus a battagliare non solo per la salvezza in Eccellenza, il duo Cormonese-Mariano per stupire in Promozione, l’Isontina come matricola terribile in Prima, e infine Corno, Manzanese, Mossa e Ufi a lottare per il vertice in Seconda. Tra Collio e Colli Orientali, in queste settimane, non si pensa solo all’ormai imminente vendemmia, la stagione più importante dell’anno da queste parti per chi vive di vino: c’è infatti attesa anche nel mondo del calcio locale, per capire se quella alle porte sarà – per dirla in termini enoico-sportivi – un’ottima annata. E’ l’auspicio di tutti, a cavallo tra le province di Udine e Gorizia. Dove le squadre al via vogliono recitare ruoli da protagonista nei rispettivi tornei. E passando in rassegna gli organici, scopriamo come tutte possano dire sicuramente la propria da fine agosto in poi tra coppa e campionato. Nessuna di loro – se si eccettuano i team ai nastri di partenza della Seconda – possono ambire sulla carta a ruoli da schiacciasassi. Ma nessuno dovrà prendere sotto gamba chi, da queste parti, è abituato da sempre a superare ostacoli e difficoltà.
Partiamo ad esempio dalla Virtus Corno, vera e propria portabandiera del calcio sull’ex confine tra Regno italico e Impero austroungarico. I biancoblu sono reduci da una delle stagioni migliori della loro storia in Eccellenza, e ricominciano da una macchina oliata e collaudata che però ha perso in queste settimane estive il suo pilota più esperto: bomber Valmir Gashi ha infatti accettato la corte della quotata Pro Gorizia, e ha lasciato un vuoto al centro dell’attacco non facile da colmare. La società virtussina non si è però persa d’animo e ha deciso di puntare sui giovani: sono tutti nati negli anni Duemila i nuovi giocatori della rosa, tra arrivi dal mercato e promozioni dal settore giovanile. L’esperta mano di mister Marco Peressutti saprà sicuramente come far crescere al meglio i nuovi talenti.
Scendendo in Promozione, le neopromosse Cormonese e Mariano possono ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza: possono risultare le sorprese della stagione, e occhio al telaio grigiorosso, che ha dimostrato di essere ingiocabile in Prima e può recitare un ruolo da protagonista anche in Promozione. Il Mariano punterà soprattutto a mantenere la categoria acquisita tramite playoff, ma l’entusiasmo di patron Luca Seculin può dare molto ai rossoblu. E occhio anche ai cugini della Pro Romans, che trovano nel neo-tecnico Alessandro Radolli nuova spinta per un’annata che vuole essere di soddisfazioni importanti.
In Prima invece c’è solo l’Isontina a rappresentare il Collio: e per i giallorossoneri vale lo stesso discorso fatto per la Cormonese in Promozione. Nella nuova categoria i ragazzi di mister Claudio Baulini possono essere un outsider di rilievo dopo aver dominato il proprio girone di Seconda nel 2021/2022.
Infine, come detto, c’è la pattuglia di Seconda: sul lato udinese, occhio alle ambizioni di una nobile come la Manzanese, che ha sfiorato la promozione nella scorsa stagione, e all’entusiasmo dei ragazzini terribili del Corno, spettacolari sinora nel 2022; sul lato goriziano, ecco Mossa e Ufi, che rappresentano da un lato la solidità dell’esperienza e dall’altro la freschezza della gioventù.
La sensazione è che, vendemmie o meno, a breve ci saranno emozioni e gol a grappoli da queste parti.