di Marco Bisiach

I dubbi erano pochi fin dall’inizio, ma comunque c’erano. E ora non ci sono più. E’ arrivata la decisione del giudice sportivo in merito alla sospensione della partita di Eccellenza tra Pro Gorizia e Zaule Rabuiese, che mercoledì sera si è fermata al 7’ del secondo tempo quando due delle quattro torri faro dello stadio “Bearzot” si sono spente mentre andava in fumo uno dei quadri elettrici dell’impianto di illuminazione. Impianto che – fanno sapere dalla società biancoazzurra, dove si respira anche una certa amarezza per le tante segnalazioni mai raccolte dal Comune a proposito della vetustà dei fari – sarà sistemato con un intervento provvisorio e in emergenza già nella giornata di lunedì, e che dunque tornerà funzionante almeno quel che basta per poter disputare allenamenti e partite.

Come detto la prospettiva del completamento del match dal minuto della sospensione, e con la Pro Gorizia in vantaggio per 2-0 per effetto dei gol di Valmir Gashi e Ciro Lucheo, era la più accreditata fin da subito, data per certa dagli stessi protagonisti usciti dal campo. Il dispositivo del giudice sportivo ha chiarito che, in base agli atti a disposizione, “il sinistro verificatosi non possa ragionevolmente addebitarsi ad alcuno, ma che nel caso di specie la causa vada, invece, ricondotta tra quelle di forza maggiore”. Ecco perché non ci sono i margini per penalizzare la società di casa, che peraltro era in vantaggio e controllava la partita, senza avere dunque una motivazione per volerla interrompere. C’è però chi, come il presidente dello stesso Zaule Rabuiese Luigi Giani, ha ricordato come in circostanze assolutamente analoghe in una partita della formazione Juniores dei triestini, ormai molti anni fa, fu assegnata allo Zaule la sconfitta a tavolino, in tutti i gradi di giudizio. La stessa società giuliana si riserva peraltro di confrontarsi al suo interno prima di esprimere una posizione definitiva in merito a questo episodio, e al momento non può essere esclusa del tutto l’ipotesi del ricorso. Staremo a vedere.

In mancanza di novità su questo fronte, resta comunque da individuare – di concerto tra le due società e il Comitato regionale della Figc – una data utile per recuperare lo spezzone mancante della partita, che ripartirà da una rimessa in gioco effettuata a centrocampo dall’arbitro. Da considerare a tal proposito anche che lo “slot” del 16 novembre è già occupato, per un altro turno infrasettimanale dell’Eccellenza.