di Marco Bisiach

L’Audax Sanrocchese è stata, a conti fatti, l’unica goriziana a poter festeggiare una vittoria, nel weekend che però ha trasformato in un successo persino una sconfitta, visto che la Pro Gorizia ha potuto meritatamente esultare per l’accesso alla finalissima dei play off di Eccellenza – in programma domenica allo stadio “Bottecchia” di Pordenone – anche con il ko per 3-2 rimediato sul campo del Chions. Per il resto, ha chiuso con un’amarezza la settimana del 75° compleanno la Juventina in Promozione, superata in casa dall’Ufm Monfalcone e costretta ora a stringere i denti per difendere il primo posto e il sogno del salto di categoria dall’assalto del Sevegliano Fauglis, e si è dovuta accontentare di un pareggio l’Azzurra in Prima categoria, con l’1-1 conquistato in extremis contro il Domio che vale comunque un ulteriore passettino in avanti verso la salvezza. Quella salvezza che non è mai stata un problema per il Piedimonte in Seconda categoria (dove non ci sono retrocessioni), anche se pure i cinghiali gialloblù hanno dovuto sparire la posta in palio con il Villanova, che ai piedi del monte Calvario ha pareggiato 2-2 e che resta dunque appaiato proprio ai goriziani a quota 34, nella pancia della classifica del girone E.

Ma si diceva dell’Audax Sanrocchese. Il suo unico sorriso di giornata, nel girone C di Prima, non è fine a se stesso. E’ anche un passo fondamentale lungo la strada del sogno salvezza. La formazione di mister Aldo Piscopo ha fatto in pieno il suo dovere nello scontro di fondo classifica contro il fanalino di coda San Canzian, vincendo 3-1 in trasferta con la doppietta di Mattia Lutman e il sigillo di Ivan Santoro, e condannando i bisiachi ad una retrocessione matematica che era ormai comunque solo questione di “quando”, e non più di “se”. Ma non solo. Il successo del ventisettesimo turno è stato utile anche a mettere la freccia sulla Gradese, che contemporaneamente ha perso l’altro scontro salvezza contro lo Zarja, e che ora è penultima con 21 punti, due in meno dell’Audax. Non un elemento di poco conto in una volata nella quale ogni dettaglio farà la differenza, e dove potrebbe pesare anche il distacco tra le formazioni potenzialmente in zona play out, un lotto che comprende al momento, meglio piazzata di tutte, pure l’Isonzo, con 30 punti.

E a proposito di Isonzo, occhio allora all’incrocio del weekend in arrivo, quando di scena allo storico stadio “Baiamonti”, da qualche mese ribattezzato “Vizzari”, ci sarà contro l’Audax proprio l’Isonzo, per una sfida a dir poco decisiva. Considerando che nelle ultime due uscite i biancorossi goriziani se la vedranno con due big assolute del torneo come la Triestina Victory (che però avrà probabilmente già la testa ai play off, ormai conquistati matematicamente) e l’Ism Gradisca, affamata di punti perché alla caccia proprio di un piazzamento negli spareggi promozione, tanti dei destini dell’Audax Sanrocchese passeranno da quella partita. In caso di sconfitta, il rischio sarebbe di veder scappare a più 10 proprio l’Isonzo, e in quel caso un eventuale controsorpasso della Gradese e la conseguente penultima piazza finirebbero per essere fatali.

Ecco perché così come una rondine non fa primavera, un bel successo, l’unico goriziano nel weekend appena archiviato, non basta ancora. L’Audax Sanrocchese vuole la salvezza, ma per poterla inseguire ha subito bisogno di almeno un altro sforzo.