di Francesco Vitturi

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Nella domenica c’è stato il match tra le “Furie Rosse” ed il “Sanlu”, che ha visto una vittoria inaspettata del San Luigi sul Tamai. Ma come al solito, in questa rubrica, non analizziamo il risultato quanto i possibili errori arbitrali.

Un “retropassaggio” punito

Ci è già capitato di analizzare dei retropassaggi nella rubrica, ma in quei casi si trattavano di possibili irregolarità non punite, in questo caso invece un atteggiamento regolare è stato punito dall’arbitro. Infatti vediamo che Zetto attende che il pallone scenda nel punto giusto per colpirlo con il ginocchio, cosicché non risulti punibile. Risulta inutile questa precauzione presa dal biancoverde perché l’arbitro prende la decisione di punire il comportamento con una punizione indiretta a favore del Tamai. In questo caso l’unica spiegazione possibile per questa svista è un posizionamento scomodo per la visuale del direttore di gara.

Il "retropassaggio"

Fallo senza contatto

In questa occasione vediamo un intervento pericoloso da parte di Zossi che si getta in una scivolata a gamba tesa verso Tuccia che stava scappando col il pallone. Si vede bene che il biancorosso non tocca il giocatore di Sandrin, ma la cattiveria dell’intervento e la sua pericolosità potenziale giustificano il fischio del direttore di gara. Sta poi sempre allo stesso giudicare se si tratti di negligenza o di imprudenza, sceglie la seconda interpretazione e, come da regolamento, assegna il giallo al giocatore biancorosso.

Intervento falloso di Zossi

Rigore non fischiato

Il più dubbio degli episodi lo lasciamo per ultimo, come un dolce. In questo caso la situazione è ben più complicata perché avviene un fallo nell’area del San Luigi dove Ianezic controlla il pallone e nel momento in cui se lo allungo troppo si infila Carniello dei biancorossi che mette il fisico per anticipare l’avversario. L’undici biancoverde lo colpisce senza cattiveria perché non l’ha nemmeno visto arrivare, il giocatore del “Sanlu” voleva probabilmente spazzare il pallone e di fatti prima del contatto, si allunga in caduta per allontanare la sfera, in quello momento si inserisce il 10 di De Agostini che subisce il colpo d’anca e finisce a terra.

Il colpo è evidente e per l’ostruzione che viene creata da Ianezic il rigore ci stava fischiarlo, siccome impedisce a Carniello di giocare il pallone in qualunque modo. È pur sì vero che il biancorosso accentua vistosamente il contatto e cade fin troppo dopo il colpo subito, forse questo ha indirizzato la scelta dell’arbitro verso il non-fischio. Noi non sappiamo cosa pensasse il direttore di gara in quel momento ma questo ha negato una buona occasione al Tamai per segnare.

Possibile rigore non fischiato