Di Matteo Femia

Una vittoria sorprendente, un pareggio double-face, una sconfitta inattesa. E’ stato un debutto in campionato che ha ribaltato ogni certezza acquisita, quello delle tre squadre della Destra Isonzo nel girone B di Promozione. Partiamo dal risultato meno pronosticabile alla vigilia: la matricola Mariano infatti era reduce dal pesantissimo 8-1 rimediato in Coppa Italia una settimana prima ad opera dell’Azzurra Premariacco, e le incognite erano tante per una squadra che si misurava per la prima volta dopo diversi anni con l’esame-Promozione. Ma la “prima” è stata uno spettacolo: 2-0 secco in trasferta alla più esperta Sangiorgina e tanti saluti ai dubbiosi, grazie ad una prestazione-monstre di Francesco Dall’Ozzo, autore della decisiva doppietta. E tre, importantissimi punti in chiave-salvezza sono quindi già in saccoccia. Chi è andato vicinissima ad ottenerli è stata anche la Cormonese, che torna però dalla trasferta sul campo del Sevegliano/Fauglis con tanto amaro in bocca: le cose si erano messe infatti più che bene per i grigiorossi, che dopo mezzora di gioco si trovavano in vantaggio di due reti (grazie alle prodezze di Luca Bregant e Lorenzo Riz) e un uomo, a causa di un’espulsione che ha lasciato in dieci i padroni di casa. Insomma, la vittoria pareva su un piatto d’argento ma tutto è cambiato alla fine dei primi 45 minuti quando il Sevegliano/Fauglis ha trovato con un tiro da lontano il gol che ha riaperto i giochi. Nella ripresa, poi, sono arrivati il gol del definitivo 2-2 e pure l’espulsione di Lorenzo De Baronio che ha rimesso in parità anche il computo numerico dei giocatori in campo, chiudendo così ogni speranza alla Cormonese di tornare sotto il monte Quarin con un successo in tasca. E la sensazione è stata quella dell’occasione clamorosamente perduta.
E’ andata però addirittura peggio alla Pro Romans: i giallorossi erano reduci proprio dalla convincente vittoria in Coppa ai danni della Cormonese, e sembravano aver già intrapreso il sentiero giusto in questa stagione di rinnovamento. E invece al debutto in campionato è arrivato un ko che nessuno si aspettava in questi termini: i romanesi sono apparsi privi di mordente, surclassati da un Sant’Andrea/San Vito che correva ad un’altra velocità su ogni pallone. Ed il 3-1 finale a favore dei triestini ne è stata la logica, e giusta, conseguenza. Tempo per rimediare ce n’è, ma la Pro deve capire in fretta dove abbia sbagliato e far tesoro al più presto dei propri errori.