di Marco Bisiach

Non sarà così immediata la definizione dei destini di Pro Gorizia e Zaule Rabuiese per quanto concerne il match infrasettimanale di campionato sospeso mercoledì scorso allo stadio “Bearzot” dopo che, al 7’ del secondo tempo e sul risultato di 2-0 per i padroni di casa, si erano improvvisamente spente per un guasto al quadro elettrico due delle torri faro dell’impianto. Già, perché dopo un confronto interno alla società, lo Zaule Rabuiese ha deciso di presentare ricorso contro la decisione del giudice sportivo. Letto e valutato il referto dell’arbitro, il giudice non aveva riscontrato responsabilità della Pro Gorizia nell’accaduto, e così aveva disposto che la partita sarebbe stata portata a termine in una data da definire di concerto tra le due squadre e il comitato regionale della Figc, ripartendo dal punteggio che era maturato fino ad inizio ripresa, per gli ultimi 38 minuti. Ora tutto torna in discussione, appunto per il ricorso che è stato presentato e che dovrà affrontare un nuovo passaggio sulle scrivanie federali.

Dallo Zaule chiariscono che la decisione di fare ricorso è motivata non dal desiderio di penalizzare la Pro Gorizia, ma dalla volontà di fare chiarezza una volta per tutte su un regolamento che invece non è per nulla chiaro. Anni fa proprio lo Zaule perse a tavolino una partita della formazione Juniores esattamente nelle stesse circostanze, malgrado fosse stato certificato che il guasto all’impianto di illuminazione fosse stato causato dal maltempo. E questo precedente ha pesato nelle valutazioni. Secondo il presidente dello Zaule Luigi Giani le modalità di intervento in situazioni di questo tipo andrebbero definite a tavolino, e valide per tutti, a inizio stagione. A bocce ferme. E questo per evitare disparità di trattamento. Da parte sua la Pro Gorizia incassa la notizia del ricorso senza clamori (“Dispiace, perché sappiamo di non avere colpe, ma del resto è tra i diritti dello Zaule fare ricorso se lo ritiene, e la decisione spetterà al giudice sportivo”, dice il presidente Franco Bonanno), ma è chiaro che l’asterisco in classifica quantomeno in minima parte rischia di condizionare la rincorsa alle prime posizioni nella quale è impegnata la squadra di Fabio Franti.

Questo, peraltro, pure in considerazione di un calendario intasato, che non lascia poi così tanti margini di manovra per programmare un recupero. Anche perché dalle parti del “Bearzot” all’eventualità di una sconfitta a tavolino davvero non vogliono pensare.