di Francesco Tonizzo

Il successo per 1-0, nell'anticipo della quarta di ritorno del girone A di Promozione con il quale la capolista ManiagoVajont ha regolato l'Unione Basso Friuli, ha dato ai coltellai del presidente Paolo Piccoli un'ulteriore spinta in vetta alla classifica. Simone Rosa Gastaldo e compagni hanno ora 41 punti, quattro di vantaggio sul Prata Falchi, che comunque non molla la presa, e ben 8 sul Corva, terzo in graduatoria. Mancano ancora undici partite da disputare in campionato, però la sensazione è che gli azzurro-giallo-neri vajontini stiano tentando la fuga per la vittoria finale.

Mister Giovanni Mussoletto, dopo aver battuto anche l'Unione Basso Friuli nell'anticipo della quarta di ritorno, non potete più nascondervi: puntate al bersaglio grosso?
"In questo momento è giusto provarci. Se, giustamente, ci credono le squadre che sono più indietro di noi, a maggior ragione dobbiamo farlo noi. Sarebbe un peccato non crederci".

Al di là dei 4 punti di vantaggio sul Prata Falchi, convince la solidità del Maniago Vajont. I giocatori sanno cosa fare in campo: a un allenatore questo dettaglio piace sempre parecchio, vero?
"Devo darti ragione. I ragazzi sono bravi. Da parecchio tempo siamo là davanti, non è facile. Abbiamo una identità chiara e, per adesso, ci sta dando frutti. Speriamo di continuare così, anche se sappiamo bene che serve stare attenti. Due settimane fa a Camino abbiamo sperimentato le difficoltà che possiamo incontrare in qualsiasi momento. Nel girone di ritorno, il campionato è un'altra cosa, rispetto all'andata. Si notano risultati che sulla carta sono imprevisti e non si può dar nulla per scontato".

A inizio stagione, il Maniago Vajont non era considerata la squadra da battere. Un team di alta classifica, ma non certo la favorita. Avete consolidato cammin facendo il vostro status. Su quali elementi avete costruito il primato?
"All'inizio, gli addetti ai lavori avevano dato altre favorite, giustamente. La consapevolezza che hanno acquisito i miei ragazzi è stata però micidiale. Tra novembre e dicembre abbiamo avuto il picco di contagi covid, tra Buja, Sacilese e Prata abbiamo giocato tre partite molto importanti senza molti giocatori. In quel periodo gli juniores ci hanno aiutato molto e il gruppo si è molto compattato. Poi, a gennaio ci siamo allenati anche quattro o cinque volte alla settimana: altri si allenavano meno. Ogni settimana, i ragazzi mi stupiscono sempre di più e questo aspetto gratifica molto un allenatore. Poi, tutti vogliono giocare, mi mettono in difficoltà con le scelte, incidono sempre quando entrano in campo. Va anche riconosciuto che la società e il Direttore Sportivo Cristian Turchetto mi hanno messo a disposizione una rosa di qualità, che mi consente delle scelte".

Domenica, prossimo turno a Venzone, contro un'avversaria a caccia di punti salvezza: che partita giocherete?
"Sarà una partita difficile, come lo sono tutte, soprattutto quelle contro squadre che si devono salvare. All'andata le abbiamo vinte tutte: contro le squadre che occupano un posto da metà classifica in giù non bisogna mai sbagliare. Non sono juventino, però prendo sempre ad esempio la Juventus: quando vinceva, quel tipo di partite non le sbagliava mai".