di Francesco Coccioli

Si appresta a partecipare al campionato di Eccellenza 2022/23 il neo promosso Calcio Maniago Vajont. Dopo una stagione esaltata da una cavalcata straordinaria verso la vetta della classifica, per gli azzurro giallo neri la fase di preparazione al più competitivo impegno è già in via di compimento. Benché la compagine dei coltellai della pedemontana pordenonese potrà riscontrare le legittime complicazioni del caso in un tale torneo, ci sono perlomeno tre ragioni che potrebbero farla al contrario ritenere una mina vagante, da non sottovalutare assolutamente. L'analisi sarà generalista e tecnica.

A partire dal vertice, per poi giungere alla Prima Squadra, sono doverose delle considerazioni. Innanzitutto, la Società del Calcio Maniago Vajont procede nel solco dell'armonia e della continuità. Ne è un esempio l'avvicendamento alla presidenza fra il dimissionario Paolo Piccoli e il neo eletto Demetrio Rovere, già a guida del Calcio Vajont, una delle tre realtà capostipiti (con il Maniagolibero e il Ricreatorio). Parallelamente, alla direzione dei maniaghesi è sempre Giovanni Mussoletto, il confermatissimo allenatore del trionfo in Promozione, per un connubio ormai collaudato e funzionante.

Questa ben conclamata leadership potrà -magari- rappresentare l'antidoto ideale, per debellare i tempi tecnici di adattamento alla categoria. Infatti, i recenti risultati non fanno al caso di una rivoluzione. Soprattutto in un girone unico a 20 squadre, potrà essere essenziale una partenza sprint. Dulcis in fundo non va dimenticato il mercato. La campagna trasferimenti -fino a questo momento- è alquanto oculata e mirata. Così, arrivano alla corte di mister Mussoletto: Gjini, Akomeah e Rosa Gastaldo (Saronecaneva), Plai (Lucchese), Gurgu e Simonella (Fontanafredda) e Tassan Toffola (Sanvitese).

Per Calcio FVG: Francesco Coccioli

 

Fonte foto: profilo FB Calcio Maniago Vajont