di MASSIMO DI CENTA

Se un giorno la Sangiorgina si ritroverà in casa un portiere fortissimo dovrà ringraziare la … zia del ragazzo. Il ragazzo in questione è un classe 2005 e si chiama Tommaso Della Ricca. Al momento se ne sta in panchina perché ha davanti un grande portiere, Raffaele Pulvirenti, dal quale sta cercando di carpire i segreti del ruolo. Un ruolo nato quasi per caso. Ad un compleanno, infatti, la zia di Tommaso gli regalò un paio di guanti di Željko Brkić, all’epoca portiere dell’Udinese e questo contribuì a indirizzare il ragazzo tra i pali della porta. Lui, che dall’età di 6 anni gioca a calcio, non aveva un ruolo preferito, ma quel regalo evidentemente fu determinante, perché i guanti e i pali non li ha più abbandonati. Un metro e 83 centimetri per 80 chili di peso sono misure che garantiscono un supporto importante, il resto ce lo ha messo Paolo Pinat, il suo primo preparatore e la sua voglia di migliorarsi costantemente. Adesso è sotto lo sguardo vigile di Marco Paduani, portiere con un passato glorioso e ora pronto a far crescere i giovani interpreti del ruolo. Tommaso è già in possesso di fondamentali assolutamente perfetti: l’attacco alla palla, la spinta delle gambe, il coraggio che devono avere tutti i portieri, la reattività nelle uscite basse e i piedi giusti per saper giocare il pallone. Sta lavorando molto sulle uscite alte, dove ancora deve crescere, ma il pacchetto, insomma, è già davvero ragguardevole … Dal punto di vista della personalità non gli possono muovere grandi appunti, perché ancora minorenne, sa già farsi rispettare e comandare il reparto.

Il suo idolo è Neuer, il numero uno che Tommaso reputa il migliore nel saper trasformare il ruolo di estremo difensore, per la capacità di sapersi adeguare all’evoluzione che il ruolo ha dovuto subire.

Con uno come Pulvirenti davanti, si diceva, fare il dodicesimo è abbastanza normale ma il rapporto tra i due è ottimo e questo, naturalmente, non può che migliorare le prospettive di Tommaso.

Una stagione, quella in corso, che il ragazzo giudica positiva per la Sangiorgina, anche se in tutti c’è la consapevolezza che si sarebbe potuto fare di più. In fondo la squadra se l’è giocata con tutte e questo fa sperare in un prossimo futuro.

A seguire Tommaso c’è sempre papà Andrea, ex attaccante, che naturalmente non può dargli consigli (lui i gol cercava di farli, il figlio di evitarli) ma ha sempre parole importanti per aiutarlo a migliorare l’atteggiamento. Anche mamma Michela consigli non può darne ma segue con interesse le vicende del suo ragazzo.

Attualmente frequenta il liceo scientifico sportivo a Monfalcone, poi si iscriverà all’ISEF, in vista di un futuro dove lo sport rappresenterà sempre un aspetto importante nella sua vita.