di MASSIMO DI CENTA

Non è ancora maggiorenne Jacopo Bozzo (lo diventerà il prossimo aprile) eppure di lui già si parla molto negli ambiente del calcio regionale. Il Rive d’Arcano Flaibano (al quale il ragazzo è approdato ad inizio stagione) punta molto sulle qualità di questo fuori quota che ha tra le sue caratteristiche quella di essere molto duttile dal punto di vista dell’impiego: diciamo che se la cava in molte posizioni del campo, in quanto sa agire da esterno basso, da punta esterna in un tridente d’attacco e, all’occorrenza, anche da terzo di centrocampo. Il classico elemento, insomma, che fa felici gli allenatori che con lui trovano sempre una soluzione. Una passione, quella per il calcio, nata fin da quando era un bambino: ha iniziato a giocare nel Tricesimo, prima di passare all’Ancona e poi alla Manzanese, dove è rimasto per quattro anni, vestendo le maglie degli Allievi e degli Juniores Nazionali. Nell’estate del 2021 era stato aggregato alla prima squadra con la quale aveva svolto anche la preparazione, prima del passaggio al Rive.

Ricorda con piacere gli anni di Manzano, dove dice di aver conosciuto l’allenatore che più di ogni altro ha contribuito alla sua formazione calcistica, vale a dire Filippo Piasentin, determinante per la sua crescita tecnica ma anche caratteriale. Il tecnico, con trascorsi nel campo professionistico, gli ha inculcato la mentalità da giocatore. Jacopo ricorda che nel periodo in cui il calcio era fermo per il Covid, si allenava praticamente ogni giorno, con la stessa intensità e questo ha indubbiamente distillato in lui il giusto carattere.

Per quanto riguarda i pregi, bisogna segnalare la capacità di calciare (sia da fuori che sotto misura) e l’abilità che ha nei tagli dietro la linea difensiva avversaria, mentre sono da migliorare l’uso del piede sinistro e il colpo di testa.

In famiglia non ha precedenti calcistici: papà Ernesto è un appassionato del calcio pur non avendolo mai praticato e non si perde una partita del figlio forse una, perché era malato, ricorda Jacopo). Anche mamma Emma segue le sue vicende ma l’aspetto più importante è quello di avergli trasmesso la fede calcistica. Emma è di origine napoletane e Jacopo infatti tifa per il Napoli, dove ha “trovato” il suo idolo assoluto, ovvero Marek Hamsik. Come calciatori di riferimento ne ha uno per ogni ruolo che sa ricoprire: Mbappè, per il ruolo di esterno d’attacco, e Teo Hernandez, per il ruolo di esterno basso. Ha le idee chiare, insomma, il ragazzo e non solo per il calcio. Al quarto anno di liceo scientifico pensa già ad un futuro universitario, con l’unico dubbio che riguarda la scelta della facoltà: o il corso di diritto d’impresa (con annesso master dopo la triennale) o giurisprudenza.

Il futuro calcistico, intanto, è rappresentato dal Rive d’Arcano Flaibano: la posizione in classifica al momento non è così brillante, ma secondo lui la classifica non rispecchia l’effettivo valore della squadra: a suo dire solo Chions, Brian e forse Tricesimo sono superiori. “Ma noi siamo subito dietro – dice – e sono convinto che alla fine disputeremo un grande finale di stagione”.