di PaCo

Se una squadra potesse disporre degli undici giocatori segnalati nel mese di marzo, avrebbe ottime chance per lottare per il titolo. Ne è uscita, infatti, una compagine fatta da un mix di freschezza atletica ed esperienza ma anche di qualche giocatore che, adattandosi a un ruolo nuovo, è stata una piacevole sorpresa. Esempio ne è Donato Orlando (ASD Audax), attaccante dalle mille sfaccettature che, nell’ultimo periodo, causa infortuni e assenze dei portieri titolari, si è reso disponibile ad indossare i guantoni e a difendere la propria porta. Guizzo, rapidità, super rinvio e parate da urlo hanno permesso alla squadra di portare a casa vari punti. Un grosso applauso all’atleta nero verde che, mettendo da parte la voglia di fare gol per porsi a disposizione della squadra, da vero spirito amatoriale, ha anche ottenuto delle grandi performance personali.
Sulla linea difensiva abbiamo Luca Armellin (Sacile), esterno sinistro dalla grande corsa e di notevole qualità che può fare tranquillamente tutta la fascia. Per questioni lavorative non è sempre disponibile ma quando è presente rimane una spina nel fianco per le difese avversarie. Altro giocatore importante per gli schemi difensivi è Gabriel Toma (Milan Club San Martino), un esterno che, palla al piede, spinge molto bene con percussioni in attacco che portano qualche scompiglio alle retroguardie avversarie. Giocatore tecnico e fisico ha una buon senso della posizione ed è difficile da saltare. Terzo interprete è Gianpiero De Iorio (Arzene), quest’anno 11 presenze, in una squadra ambiziosa che in lui vede una roccia difensiva difficile da scalare.

Nella zona nevralgica del campo troviamo giocatori con caratteristiche differenti che, ipoteticamente, potrebbero integrarsi tra loro. Uno è Filippo Simonte (San Giacomo Sedrano), fisico possente, tiro potente, buona visione di gioco, calcisticamente diligente, capace di ricoprire più ruoli. Forse gli manca, considerato che ha fatto le giovanili col San Quirino passando quasi subito sulla scena amatoriale, quel bagaglio di esperienza che può farlo crescere ulteriormente. Soprattutto nella gestione del pallone che, spesso, non scarica subito verso i compagni. Sulla linea mediana c’è anche Antonello Martini (Porcia), classe 63. Nonostante l’età è un giocatore moderno in grado di interpretare più ruoli. Sa giocare indifferentemente con i due piedi in un contesto amatoriale dove è stato centrale difensivo ed esterno di fascia. E’ però in mezzo al campo che si esprime al meglio. Grazie a un piede delicato e a una buona prospettiva di gioco sa dare equilibrio e imprevedibilità. Una sicurezza dentro e fuori dal campo. Altri due ottimi giocatori sono Alessio Silvestrin (FP Due Elle) e Mio Bertolo Nabi (Valvasone), due atleti che sanno offrire il giusto contributo in centro campi rodati in cui il loro contributo è spesso determinante per concretezza, continuità e qualità.

Sul versante offensivo troviamo Alessandro Battistella (Giovane Artugna), mancino naturale. E’ un attaccante esterno che preferisce giocare a destra per poi rientrare sul sinistro e impensierire i portieri avversari con conclusioni velenose. Le sue buone capacità fisiche e tecniche, oltre a consentirgli di andare sul fondo e crossare con il destro, gli permettono di giocare anche come punta centrale. Anche se fisicamente non è possente, predilige giocare la palla per poi inserirsi. Il suo piede vellutato gli permette anche si destreggiarsi battendo punizioni e corner. A comporre il tridente c’è anche Hasan Balihodzic ( Borgo Palse): non il classico bomber ma un attaccante sapiente il cui “lavoro sporco” aiuta la squadra ad aprire spazi e permettere l’ inserimento dei centrocampisti. Una colonna fuori e dentro il campo. A chiudere il parco attaccanti Adrian Petrurt Sebastian (FC San Martino), un giovane rumeno su cui alcune squadre di dilettanti hanno messo gli occhi. Dopo aver giocato nella serie C rumena, Adrian ha scelto di giocare tra gli amatori dove ha trovato un bel gruppo di amici. Veloce, tecnico, capace di calciare con entrambe i piedi, è un giocatore – come lo descrive un suo dirigente – di un altro pianeta per il calcio amatoriale.