di Marco Bisiach

Al netto dei risultati, e ancor prima di cominciare a conseguirli, non è un inizio di stagione semplicissimo, quello delle squadre del calcio dilettanti goriziano. Nel capoluogo isontino un po’ tutte le formazioni hanno dovuto fare i conti (o li stanno ancora facendo) con problemi di disponibilità delle proprie strutture, vuoi per problematiche annose e irrisolte, vuoi per gli interventi di realizzazione dei nuovi impianti di irrigazione che il Comune ha deciso di attuare proprio in questo ultimo scorcio d’estate. Hanno pagato dazio in tal senso Pro Gorizia, Juventina, Azzurra e, ultima in ordine di tempo, l’Audax Sanrocchese, che non a caso sarà costretta ad esordire in Seconda categoria (il 18 settembre) con un turno casalingo giocato però lontano da casa. Un po’ la stessa sorte della Juventina.

Mi vien quasi da dire che in questo inizio di stagione ci hanno un po’ messo in croce – sbotta amaro il presidente dell’Audax Sanrocchese Giovanni Candutti -. Non bastava l’inserimento nel girone triestino, ora c’è anche il problema del campo di gioco. Sapendo che non avremmo fatto in tempo a sistemare il terreno per l’inizio del campionato, avevamo presentato richiesta per cominciare in trasferta, e invece ci siamo ritrovati con un primo turno casalingo il 18 settembre”. I lavori per l’impianto di irrigazione si sono conclusi, ma il campo è stato appena riseminato, e non possono passare meno di una ventina di giorni prima di poterlo utilizzare senza rovinarlo. Ecco dunque la soluzione in extremis: l’Audax ospiterà i triestini del Montebello Don Bosco a Cormons, sul campo vecchio, quello del Leon Bianco per intenderci. “Se non altro siamo riusciti in queste settimane a sistemare a dovere il nostro campo di sfogo, che ora è davvero perfetto, e ci permette di allenarci bene con la prima squadra”, dice ancora il presidente Candutti.

Il quale, però, ha motivo di crucciarsi come detto anche per la composizione dei gironi di Seconda categoria, con l’Audax Sanrocchese appena scesa dalla Prima che è stata inserita a sorpresa nel gruppo F, quello triestino con in aggiunta alcune formazioni della Sinistra Isonzo. “Ci dispiace molto, perché al di là delle trasferte impegnative a Trieste, siamo praticamente stati privati del campanile, delle rivalità più storiche e sentite – dice Candutti -. Non giocheremo di fatto nessun vero derby, visto che non può essere considerato tale quello che avversarie della zona del monfalconese, e abbiamo visto per esperienza che da Trieste difficilmente arriveranno molti spettatori, quando giocheremo in casa contro le formazioni giuliane. Il tutto proprio in una stagione nella quale abbiamo allestito una rosa importante e ambiziosa”.

Rosa in queste prime settimane però letteralmente falcidiata da infortuni e assenze per motivi di lavoro o personali, se pensiamo che sono fermi ai box i vari Ivan Santoro, Alessandro Braidot, Filippo Candutti, Auro Battistelli, Gianni Burlon, Andrea Peresson e Alessandro Kofol. Un bel rebus per mister Fabio Lorefice che in Coppa Regione ha dovuto schierare soprattutto una difesa praticamente inedita e adattata. “Ma restiamo fiduciosi, abbiamo costruito una formazione che ha l’obiettivo minimo di centrare i play off, e speriamo di aver già esaurito i conti con la cattiva sorte”, dice convinto il presidente Giovanni Candutti. Che non vede l’ora di cominciare a fare sul serio, perché malgrado le difficoltà, l’Audax Sanrocchese quest’anno si vuol divertire, e divertire i propri tifosi.