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La Romana Monfalcone rialza la testa e riparte con nuova forza, maggior vigore ed entusiasmo.

La compagine monfalconese è recentemente finita nel tritacarne mediatico per le vicende legate agli episodi di violenza sportiva allo stadio di Udine (incontro Udinese - Napoli) di cui si è reso protagonista quello che era anche il suo ex presidente che, a titolo personale, è stato coinvolto nelle scaramucce in campo e tra opposte fazioni di tifoseria: comportamento che è rimbalzato su tutti i media ed è costato il posto al vertice presidenziale, un Daspo quadriennale e strascichi penali tutt'ora in corso e definizione (https://www.calciofvg.live/4-anni-di-daspo-a-seibessi/).

Ciò posto abbiamo incontrato il direttore sportivo dei "cantierini" Gianluca Solidoro, il baricentro societario che si è sobbarcato l'onere dell'inaspettato "tsunami Seibessi" (https://www.calciofvg.live/caso-seibessi-la-romana-si-affida-a-un-comunicato-stampa/) e che ha fatto da collante tra il vecchio e il nuovo corso del collettivo calcistico di cui fa parte da due anni.

Gianluca Solidoro, 41 anni, un passato calcistico di mezz'ala con Romana, Monfalcone, Ronchi, Doberdó, allenatore "in deroga" (ci tiene a precisarlo) di Fortezza Gradisca, Sagrado e Torre Tapogliano e ora DS dei "gialloblu" (ndr, stesso ruolo dello zio Luigi nel Gallipoli: nel 2009 la squadra salentina militava da neopromossa in serie B e con un certo Giuseppe Giannini in panchina come allenatore) così si è espresso ai nostri microfoni rivelando, in anteprima ed esclusiva a Calciofvg.live, programmi, obiettivi e ruoli societari senza dimenticare alcune importanti riflessioni sulla violenza negli stadi e nel calcio:

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