di Marco Bisiach

Riposta nel frigorifero della sosta invernale la cavalcata in Eccellenza, con la rincorsa al Torviscosa capolista che proseguirà nell'anno nuovo, la Pro Gorizia va all'assalto della Coppa Italia. Domenica sul palcoscenico amico dello stadio “Bearzot” la Pro reciterà nella gara secca valida per i quarti di finale assieme a uno degli attori più acclamati delle ultime settimane in Eccellenza, quel Tricesimo che è stato capace di vincere e convincere nelle ultime quattro uscite nel girone A del campionato, strapazzando domenica niente meno che il Brian Lignano, e di issarsi così fino al terzo posto della classifica. Insomma, considerando anche il valore dei padroni di casa guidati da Fabio Franti, gli ingredienti per vedere uno spettacolo simile magari a quello offerto dai goriziani contro il Torviscosa ci sono tutti. In palio un biglietto di sola andata per la semifinale, che la vincente disputerà contro chi uscirà dall’incrocio tra Ancona Lumignacco e Virtus Corno.
Sin qui in Coppa la Pro Gorizia ha fatto benissimo, come del resto quasi sempre pure in stagione, ancora imbattuta. Il percorso è netto, nel gironcino di qualificazione, con tre vittorie in altrettante uscite e soprattutto una differenza reti da urlo: dodici gol segnati, e non serve una laurea in matematica per stabilire che parliamo di quattro a partita, e appena due concessi, peraltro ad un'avversaria di primissimo piano come il Brian Lignano, sul suo terreno, nella gara che si chiuse con il risultato di 4-2 per i biancoazzurri goriziani. Che all'esordio regolarono invece 4-0 in casa il Fontanafredda, e chiusero il girone con il medesimo risultato contro i triestini dello Zaule Rabuiese. Ad aprire quei due poker, ancora settembrini, fu sempre Ciro Lucheo, accendendo una stella che poi per la verità nel proseguo della stagione ha brillato ad intermittenza, un pochino meno rispetto alle attese, soprattutto sul piano realizzativo. Solo 3 finora i gol per il bomber con il numero sette sulle spalle, complici se vogliamo anche l'esplosione di Matteo Gubellini, capocannoniere biancoazzurro già in doppia cifra, a quota dieci in campionato, e una convivenza ancora da affinare dal punto di vista tattico con Stefano Novati. Anche lui peraltro fermo a due esultanze e più prezioso sin qui nei movimenti e nelle rifiniture piuttosto che in zona gol. Paradossale che il secondo miglior attacco dell'Eccellenza possa avere ancora decisi margini di crescita? Forse no, perchè se Lucheo accenderà le polveri finora piuttosto bagnate, magari già da domenica contro il Tricesimo, la Pro Gorizia può davvero sognare una Coppa da piazzare in bella vista sotto l'albero di Natale.