di Marco Bisiach

In trasferta, volente o nolente, è stata obbligata a giocare e continuerà ad esserlo ancora per un po’, vista l’indisponibilità del campo di via del Carso. Sarà per l’abitudine, o magari per una predisposizione, ma intanto in attesa di capire come si comporterà tra le mura amiche possiamo già dire che questa Juventina sa esser bella ed efficace anche lontano da casa. Lo ha detto in qualche modo la Coppa Italia, dove nel girone D i biancorossi di Nicola Sepulcri hanno conquistato un pareggio, una vittoria e una sconfitta di misura, lo ha confermato a lettere ancor più chiare la prima giornata dell’Eccellenza 2022-2023, che ha visto il bomber Lorenzo Selva e i suoi compagni espugnare il terreno del Chiarbola Ponziana per 2-1. E ricominciare dunque un nuovo campionato come era finito quello vecchio, in festa (nella foto).

Certo è presto, molto presto, troppo presto per tirare le somme, considerando anche che osservando la vicenda dal punto di vista opposto non si può non notare come i triestini abbiano perso entrambe le sfide casalinghe giocate in stagione, e addirittura per 7-0 contro lo Zaule Rabuiese quella di Coppa, ma se alla Juventina serviva un risultato per iniziare con il morale alto la stagione, quello di Villa Opicina pesa parecchio. Si giocava peraltro sul sintetico, e i biancorossi arrivavano indietro nella condizione atletica – aspetto questo raccontato senza nascondersi da tutto l’ambiente di Sant’Andrea – e con diverse assenze pesanti. “Per vedere la vera Juventina ed avere le prime risposte dalla nostra squadra dovremo attendere un paio di settimane”, aveva spiegato alla vigilia ad esempio il direttore generale Giuliano Fantini. Sarà certamente vero, ma intanto la “Juve” si è presa tre punti contro una possibile avversaria diretta per l’obiettivo della salvezza, il traguardo minimo con il quale i goriziani, da neopromossi, sono partiti in questa stagione.

Stagione cominciata con il piede giusto, lo abbiamo visto, anche per i cugini della Pro Gorizia, il cui pensiero in queste ore però non è rivolto soltanto alla convincente vittoria per 3-1 sul San Luigi, all’esordio al “Bearzot”, ma anche e soprattutto a quella che sarà a tutti gli effetti una rivincita, e si staglia già all’orizzonte. I sorteggi di Coppa Italia, per i quarti di finale, hanno indicato nel Brian Lignano l’avversario da affrontare il 21 settembre (alle 20, a Lignano) per approdare alle semifinali, lo stesso contro cui i ragazzi di Fabio Franti si giocarono, perdendolo, il trofeo nella scorsa stagione. Contro i campioni in carica, dunque, la Pro Gorizia avrà già l’opportunità di riscattarsi. Un’opportunità voluta fortemente dal destino, dato che gli incroci ufficiali del torneo avevano previsto invece il Tamai, come ostacolo per la Pro. Ma visto che il regolamento non prevede ai quarti scontri tra formazioni dello stesso girone (e contestualmente il Brian Lignano se la sarebbe dovuta vedere con il Tricesimo, secondo classificato nel suo gruppo), ecco la necessità di cambiare, con i pordenonesi accoppiati con i friulani, e i gabbiani lignanesi toccati in sorte alla Pro. Di nuovo. Come andrà questa volta?