di Barbara Castellini

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La prima vittoria stagionale dell’Udinese contro la Lazio ha già fornito diversi spunti interessanti. Il più eclatante è sicuramente l’ottimo momento che sta attraversando Florian Thauvin. L’attaccante francese classe ’93 è risultato l’MVP dell’anticipo al Bluenergy Stadium, grazie all’assist fornito a Lorenzo Lucca in occasione dell’1-0 e alla rete realizzata a inizio ripresa che ha consentito ai bianconeri di conquistare i primi tre punti in campionato. A ciò si aggiungono anche sette palloni giocati in avanti riusciti e due recuperi. Per questo non solo Thauvin ha ricevuto il premio MVP di Lega Serie A al termine dell’incontro, ma è stato eletto giocatore più decisivo in Europa in queste prime due giornate, superando anche Joao Neves del Paris Saint Germain e Mohamed Salah del Liverpool, per citarne alcuni.

Allargando lo sguardo, però, c’è un altro dato che emerge. Rispetto alla gara con il Bologna il possesso palla non solo è migliorato (403 palloni giocati, contro i 633 della Lazio), ma soprattutto è stato distribuito in maniera più omogenea rispetto a sei giorni prima. Al Bluenergy Stadium, infatti, Nehuen Perez, Jaka Bijol, Lautaro Giannetti, Martin Payero e Hassane Kamara sono stati coinvolti in egual misura nella manovra bianconera e ciò ha consentito al team di Kosta Runjaic di sviluppare maggiori trame di gioco in diversi punti del campo. Nella Lazio, invece, con, rispettivamente 86 e 78 palloni giocati, Manuel Lazzari e Alessio Romagnoli sono stati i più cercati dai compagni, per contro Fisayo Dele-Bashiru è rimasto ai margini dell’azione (solo 19 palloni giocati) e ciò ha costretto Marco Baroni a sostituirlo dopo 65 minuti.

Una menzione particolare va a Jesper Karlström: con 11,6 chilometri è stato il “maratoneta” dell’Udinese. Inoltre il centrocampista svedese nei 103 minuti disputati ha creato un’occasione da gol, ha fornito un passaggio-chiave e ha recuperato tre palloni. Se c’è un aspetto da migliorare in casa Udinese, invece, rimane quello dei corner concessi agli avversari: ben 13 quelli battuti dalla Lazio (contro i 4 dei friulani), alcuni dei quali letteralmente “regalati”.

(foto Petrussi)