di Francesco Coccioli

Quando il calcio dei grandi rifiata, spetta ai più giovani catalizzare la scena sotto i riflettori. Come ormai da tradizione pasquale, si è tenuto il torneo internazionale più prestigioso di Italia. Si tratta della Gallini Cup, giunta alla 21° edizione, svoltasi a Pordenone dal 15 al 18 aprile 2022.

Infatti, con addirittura 120 partecipanti provenienti da tutto il mondo, l'intera Regione e -in primis- la provincia pordenonese si tramutano nel centro di gravità permanente del pianeta giovani. Ne conferma tale caratura l'ampio catalogo di campioncini in erba e in campo dalla Gallini Cup del 1999.

Circa l'attualità, a caratterizzare questa edizione è una decisa identità friulana. Difatti, dopo i molteplici match itineranti disputati per le categorie degli Esordienti U13, dei Giovanissimi U14 e U15, degli Allievi U16 e delle Ragazze U17, per la metà delle volte ha trionfato l'Udinese. Gli ottimi piazzamenti dell'altra compagine Pro (il Pordenone) e delle tante Società dilettantistiche confermano la qualità del bacino locale. In particolare, è da osservare come gli stessi team di Serie A e B attingano di frequente dalle affiliate del circondario. Ergo, se vincono loro, vince il movimento.

Dulcis in fundo, è ormai immancabile un fugace focus, se non sulla tattica, sulla tecnica. Senza dubbio, una piacevole sottolineatura è per uno dei ruoli meno ambiti in giovane età, seppure essenziale, il portiere. Proprio in questa edizione gli estremi difensori nostrani hanno ribadito una tradizione pressoché secolare. Senza disturbare i grandi totem del passato Zoff e Buffon, la Scuola Friulana è ancora al top. Seppure il legittimo restyling del portiere 2.0 che gioca fuori dai pali e con i piedi, in un trofeo internazionale si è potuto rimirare il brand esclusivo di Portieri Made in Friûl.

Per Calcio FVG: Francesco Coccioli

Fonte foto: sito Gallini Cup 2022

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