di Francesco Tonizzo

La Diana Group Pordenone sarà una delle magnifiche otto squadre che si disputeranno la Final Eight di Coppa Italia di serie B di calcio a 5, dal 31 marzo al 2 aprile al palaErcole di Policoro, in provincia di Matera.
I neroverdi del mister Marko Hrvatin, dominatori in campionato, a maggior ragione dopo aver espugnato il palaPrata, campo di casa della Maccan Prata sabato scorso nel big match del girone C, hanno eliminato in Coppa anche il Futsal Cornedo.
Tra le mura amiche del palaFlora di Torre, la Diana Group ha vinto 4-1 (2-1 all'intervallo) nell'ottavo di finale contro i veneti. Il pubblico naoniano si è goduto una partita di alto livello, giocata bene da entrambe le formazioni. I neroverdi, grazie alle reti di Matteo Grigolon, Zan Koren e addirittura del portiere Marco Vascello (autore di un missile porta-a-porta), possono ora sognare in grande.

Sognare in grande significa visualizzare l'opportunità di una doppietta Coppa e Campionato.
Oltre a disputare la Final Eight di Coppa Italia (evento già raggiunto nel 2020, seppur poi cancellato a causa della pandemia), la Diana Group sta viaggiando con le marce alte anche nel girone C di serie B. Sono 6 i punti di margine sulla Maccan, seconda in classifica, rispetto alla quale capitan Marco Milanese e compagni hanno disputato una partita in meno. In campionato, Pordenone ha il miglior attacco, la difesa più efficiente ed è l'unica a non aver ancora mai perso in casa. Tutti elementi che, a sei giornate dal termine del campionato, fanno capire che il salto di categoria in serie A2 lo possono mancare solo i ragazzi di Hrvatin, perché tutti gli altri avversari hanno dimostrato finora di non essere all'altezza.

E sabato, nella ottava e sestultima di ritorno del girone C, al palaFlora tornerà proprio il Cornedo sconfitto in Coppa.
All'andata, in campionato, i veneti furono la prima squadra capace di battere la Diana Group: finì 3-0. Arbitri Giacomo Voltarel di Treviso e Lucy Molinaro di Lamezia Terme, cronometrista Flavio Pines del Basso Friuli.

Nelle altre sfide di sabato, spicca la trasferta dell'Udine City Futbol Sala in quel di San Martino di Lupari, sul campo di casa della Gifema dell'ex bianconero Diego Guidolin. Arbitri Angelo Tasca di Treviso e Luca Finotti di Rovigo, cronometrista Massimiliano Rasia di Bassano del Grappa. All'andata finì 5-2 per gli udinesi del mister Tita Pittini, dentro una striscia di cinque vittorie consecutive per Luca Barile e compagni. Un ulteriore risultato positivo per l'UCFS cementerebbe un posto nei play-off per il sodalizio del presidente Federico Spina.

Con la salvezza sostanzialmente già in tasca, la Bipan Palmanova ospita la Miti Vicinalis Vazzola che invece arriverà al palaBruseschi con fame di punti per uscire dalle zone calde della graduatoria. Arbitri Giulia Fedrigo e Davide Copat di Pordenone, cronometrista Andrea Grossutti di Udine. All'andata, in Veneto, vinse proprio la squadra del mister Massimo Gallarati, che si trova a -3 dalla zona play-off e potrebbe, perché no?, sognare di agganciare anche la post season che conta, giocando con la mente serena di chi ha nulla da perdere e tutto da guadagnare.

La Maccan Prata, uscita sconfitta dal big match di sabato scorso in casa con Pordenone che ha affossato le speranze giallonere di primato, proverà a reagire nella trasferta in casa della co-cenerentola Futsal Giorgione. Arbitri Alessandro Botta di Biella e Bartolomeo Santarpia di Castellammare di Stabia, cronometrista Emanuele Mariano di Mestre. L'aspetto psicologico è quello preponderante in casa pratese, tanto che il presidente Simone Maccan è intervenuto in settimana per farsi sentire: «Sono rimasto un po’ amareggiato per la prestazione del derby - ha detto il numero uno giallonero attraverso il suo network ufficiale -, perché venivamo da una settimana in cui ci eravamo allenati benissimo, in un clima positivo, con tutte le condizioni di fare bene. Sono amareggiato per i primi dieci minuti di gioco, in cui abbiamo di fatto regalato la partita, perché la squadra non può permettersi cali del genere, vista anche la caratura di alcuni giocatori. Non è possibile, in altre parole, avere questi blackout. Dispiace perché c’era una grande cornice di pubblico e da fuori non è stato sicuramente bello vedere una squadra così timorosa. Tutto il mio rispetto al Pordenone, perché se è lì vuol dire che è forte, ma se fossimo entrati più duri, decisi e con cattiveria, non dico che avremmo vinto, ma di sicuro ce la saremmo giocata fino alla fine senza doverci esporre con il portiere di movimento. Il Pordenone ha messo più voglia, rabbia e cattiveria. Però i primi quattro gol sono stati regali nostri e non doveva succedere. Ma, al di là dell’amarezza, il messaggio che voglio dare è che comunque noi non molliamo. Voglio che sia un messaggio di carica: la società c’è e ci crede, non è andato in porto l’aggancio, ma il campionato è ancora lungo e possiamo andare fino in fondo all’obiettivo play-off. Ma deve essere chiaro che ci vogliono testa, mentalità e fame, tutte cose che sono convinto che abbiamo. Non possiamo più perdere strada, non dobbiamo più sbagliare. Il nostro, certo, è un ciclo. Il Pordenone lotta da tre anni per salire, noi dobbiamo ancora lavorare sodo. Nei play-off non ci siamo mai entrati e quest’anno abbiamo tutti i mezzi per farlo, ma non dobbiamo avere cali. Quest’anno non avevo mai parlato, ma in momenti come questi, in cui si vanno a fare alcuni bilanci, è giusto far sapere che la società c’è e non molla».

Le altre dell'ottava di ritorno:
Giorik Sedico - Tiemme GranGiorgione
Isola 5 - Canottieri Belluno
Riposa: Padova.