di Francesco Tonizzo

Il Fiume Veneto Bannia ha ufficializzato, attraverso i propri canali social, il ritorno di mister Claudio Colletto sulla panchina del sodalizio neroverde, al posto del dimissionario Roberto Bortolussi. Fatale al tecnico di Spilimbergo la sconfitta casalinga incassata domenica per mano della Spal Cordovado. Lo 0-5 e la scarsa risposta emotiva della squadra hanno indotto Bortolussi a fare un passo indietro.
Il presidente fiumano Luca Spagnol manifesta tutta la propria delusione per la situazione che si è venuta a creare: il ko della nona d'andata del girone A di Eccellenza in Friuli Venezia Giulia non è andato giù alla dirigenza del Fiume Veneto Bannia.
E proprio il numero uno neroverde ci spiega la situazione.
"La scelta di richiamare Colletto è stata dettata dalla necessità di dare continuità al progetto tecnico: prendere oggi un nuovo allenatore, che non conoscesse lo spogliatoio e le dinamiche societarie rappresentava una scelta azzardata. Abbiamo avuto la disponibilità di Claudio Colletto a riprendere la squadra (allenata nel biennio precedente all'arrivo di Bortolussi, ndr) per portarla fino alla fine di questo campionato e per aprire comunque un progetto a più ampio respiro. Per questo semplice motivo abbiamo scelto lui".

Vi aspettavate le dimissioni di Roberto Bortolussi?
"Il Mister è stato un signore. Altri non avrebbero fatto la stessa scelta. Parlando con lui abbiamo capito che è stata una decisione dolorosa: la sconfitta con la Spal è stata pesante, anche perché subita in casa. Cinque goal presi sono troppi. Il Mister ha ritenuto che fosse giusto dimettersi. Io l'ho ringraziato per il lavoro svolto e per quello che ha dato alla società: è una persona corretta. La sua scelta ci dispiace, e l'abbiamo condivisa. Sullo spessore umano di Roberto Bortolussi non si può assolutamente discutere: l'ho conosciuto, è una persona diretta, che chiede tanto e dà tanto. Ci siamo lasciati molto bene".

Le responsabilità, però, non sono tutte di Bortolussi: che dite alla squadra?
"Purtroppo, lo 0-5 di domenica con la Spal ha segnato un solco profondo: non me l'aspettavo. Nessuno della dirigenza se l'aspettava. L'ultima volta che avevamo incassato cinque goal è accaduto una decina d'anni fa. La responsabilità va suddivisa su tutti, società e squadra. Ora siamo a un nuovo punto zero e dobbiamo ripartire e proseguire a testa alta per uscire dalla palude il prima possibile. Il campionato di Eccellenza non permette sbagli: basta perdere poche partite e si passa da secondi a ultimi. Anche io ho votato per questa formula, non c'erano altre possibilità logisticamente parlando, ma il rovescio della medaglia è rappresentato da queste situazioni e dal rischio di giocarsi l'intera stagione in 90 minuti o poco più".

E dire che eravate partiti benissimo, con la vittoria con il Tamai alla prima giornata...
"Se avessimo sempre giocato come in quella partita, non dico che saremmo primi, ma certamente preludeva un torneo bellissimo da parte nostra. Dalla terza partita in poi c'è stato un calo che ci deve far riflettere. Occorre riprendere a correre, dando il massimo. Adesso ci aspettano due scontri diretti con Gemonese e Pro Fagagna nei quali dovremo dare tutto e far vedere chi sia il Fiume Veneto Bannia. Non siamo da primo posto in classifica, ma neanche da terz'ultimo".