di Marco Bisiach

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Chiusa in modo sicuramente inatteso e dopo una vita, calcisticamente parlando, l’era Nicola Sepulcri, la Juventina riparte da Sante Bernardo. E’ lui, ex tecnico del Rive d’Arcano Flaibano in Promozione ma con esperienze molto importanti in Eccellenza, l’uomo chiamato dal direttore generale Giuliano Fantini e dal presidente Marco Kerpan a raccogliere il testimone pesante dell’allenatore che per nove stagioni filate ha guidato i biancorossi. Bernardo (nella foto in apertura accanto all'allenatore del Manchester City Pep Guardiola) ha già incontrato la squadra e conosciuto l’ambiente, ma da martedì, subito dopo Natale, inizierà a lavorare sul campo. Nella sua scelta di accettare la proposta dei goriziani ha inciso soprattutto ciò che dal punto di vista umano e professionale ha saputo trasmettergli la società Juventina.

Ed è lui stesso a svelarlo, raccontando a CalcioFvgLive lo stato d’animo con il quale si approccia alla nuova avventura. “L’ho detto subito al presidente Kerpan – dice Sante Bernardo -. Il momento in cui mi si è mosso qualcosa dentro è quando ho visto qui su CalcioFvgLive l’intervista in cui lui parlava di Sepulcri, commosso. Ho capito che la Juventina è un posto e una società speciale, con dei valori importanti”. Certo per il nuovo allenatore sarà una sfida stimolante e particolare prendere il posto di un collega che in quasi un decennio ha scritto la storia della società biancorossa. E proprio in questa sfida risiedono i sentimenti che animano Bernardo in queste ore. “Posso dire di essere felice e combattuto assieme – spiega il diretto interessato -. Combattuto perché so che non sarà facile entrare nei cuori di un ambiente che aveva creato un rapporto speciale e fortissimo con Sepulcri, che stimo molto sia come tecnico che come persona. Ma io non dovrò sostituirlo o farlo dimenticare, dovrò solo essere me stesso e portare ciò che posso alla Juventina. E poi sono felice, sicuramente, perché sono arrivato in una società importante e ambiziosa, che ha saputo creare proprio con Sepulcri un progetto lungo e serio, e ha dimostrato di essere un luogo dove si può lavorare bene”.

Ma allora come sarà la nuova Juventina di Sante Bernardo? Al di là di alcuni volti nuovi – perché ad esempio il difensore Nicola Marini si è accasato all’Azzurra di Straccis, e in entrata si parla del ritorno in biancorosso del centrocampista Gianluca Goz -, sarà in realtà molto simile a quella vista di recente. “Non c’è bisogno di fare rivoluzioni, la Juventina è una squadra forte, attrezzata, caratterizzata da una forte identità e formata da un gruppo coeso – dice Bernardo -. Non credo vadano toccate molte cose, anche perché dovremo essere bravi a partire subito forte alla ripresa della stagione, e fare punti: la squadra al di là di tutto ha chiuso bene l’anno. Il mio compito sarà aiutare, portando la mia esperienza e la mia conoscenza dell’Eccellenza, categoria che conosco bene”.

Restano ora da programmare le strategie della preparazione fisica durante la sosta, e la società con il dg Fantini resta vigile sul mercato, mentre non cambiano gli obiettivi. “Puntiamo alla salvezza, da conquistare il prima possibile – dice appunto Giuliano Fantini -. Il calendario ci proporrà subito degli scontri diretti con squadre alla nostra portata, e dovremo essere bravi a fare punti. Sono state settimane difficili, non lo neghiamo. Mi è dispiaciuto molto che la lunga storia di Nicola Sepulcri alla Juventina sia finita in questo modo, avrebbe meritato un esito differente per la splendida avventura che è stata. Ma ora guardiamo avanti, ci stiamo riorganizzando e siamo assolutamente convinti che Sante Bernardo sia la figura perfetta per un nuovo capitolo della società”. Un capitolo che nasce sotto l’albero di Natale, ma che inevitabilmente pensa già alla Pasqua ed oltre, da festeggiare possibilmente con una salvezza in tasca.