di Marco Fachin

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Dove eravamo rimasti? Verrebbe da chiederselo, guardando questo Portogruaro di De Mozzi 2.0. Una squadra che sta facendo un percorso analogo a quella dello scorso anno, ingranando le marce dopo un inizio difficoltoso.

Due vittorie di fila, contro squadre forti come Caravaggio e Dolomiti Bellunesi, seguite al pareggio di Montecchio e alla doppia sconfitta nelle prime due. Un cammino piuttosto simile a quello della stagione 2023/24.

D'altronde molti degli effettivi della rosa sono gli stessi e il DS Emanuele Nonis, assieme appunto all'allenatore bassanese, ha puntato sulla continuità di un gruppo che tanto bene si era comportato nel passato campionato.

Cose note, così come è risaputo che tutto l'attacco granata è cambiato rispetto allo scorso anno, e che questo aspetto è quello che lasciava - e forse lo fa tutt'ora - più perplessi gli addetti ai lavori.

Ma si sa che nell'ambiente della Serie D coach De Mozzi è uno dei più apprezzati valorizzatori di attaccanti, capace di far rendere come mai prima i terminali offensivi.

Ne sanno qualcosa Nicoloso, Ejesi e Rosso - le punte del Porto dello scorso anno - come prima di loro Cardellino, Farinazzo e un giovane Taiwo Olonisakin, giusto per citarne alcuni.

Nessuno puntava su di loro come bocche da fuoco, così come in pochi sembravano pronti a farlo su Corti, Bianco, Tennyson e Canato.

E invece l'ex Giana Erminio e Pergolettese ha già timbrato per 3 volte, realizzando due goal contro una delle difese più solide e forti dell'intera categoria.

Gli altri si devono ancora sbloccare, e c'è pure la carta Neat Abdulai da dover calare, senza dimenticare gli esterni Kevin e Andrea Rossi, oltre a Zupperdoni.

Merito di De Mozzi che gli attaccanti li sa valorizzare, dei compagni che li sanno supportare e anche della Società, abile a puntare su di loro.

A proposito del Club, un plauso va a chi sta sul ponte di comando della barca, per saper capire dove bisogna intervenire ed essere capaci di vedere le mancanze.

Come ha dimostrato l'affare Nicola Borghetto, con il portiere jesolano ex Mantova e Verona ingaggiato nella giornata di venerdì scorso, dopo aver capito le difficoltà del giovane Cannelli, ancora troppo acerbo per la categoria.