Sono momenti turbolenti per alcune società professionistiche della Regione.
Mentre la squadra di mister Fabio Pittilino si conquistava una sofferta e meritata salvezza sul campo, nel play-out del girone C di serie D con il Portogruaro, a Torviscosa il presidente Sandro Midolini, l'artefice principale del ritorno dei torrezuinesi nell'Interregionale e dinamo di tutti i programmi dello storico club della Bassa friulana, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Nel documento, il patron biancazzurro cita l'incremento dei propri impegni professionali che non gli consentono più di mantenere la carica, soprattutto per quel che riguarda il tempo.

La preoccupazione generale a Torviscosa è palese, così come è chiaro che venendo a mancare il supporto di Sandro Midolini la Società, nelle condizioni attuali, non ha la possibilità di mantenersi al livello competitivo raggiunto.

Nubi fosche si aggirano anche su Pordenone, dove il Procuratore della Repubblica Raffaele Tito ha confermato che "è stata presentata istanza di fallimento per il Pordenone Calcio. La situazione debitoria è tale che anche con l’ipotesi più positiva, quella della promozione in serie B, le cose non cambierebbero".
Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, che per primo ha fornito la notizia, "Il bilancio consuntivo del 2022, già approvato, registra una perdita di esercizio di 6 milioni 756mila euro, cresciuta quindi di 2 milioni 930mila euro rispetto al bilancio 2021, quando era di 3 milioni 826mila euro; il patrimonio netto è passato da 2 milioni 409mila euro a un passivo di 1 milione 300mila euro. Numeri, quelli del documento contabile, che fanno emergere un altro importante dato che riguarda il debito nei confronti dello Stato con 7 milioni 600mila euro da dare al fisco e agli enti previdenziali: grazie al Decreto Covid, che permette di spalmare i pagamenti, il Pordenone calcio può rateizzarli sino al 2027".