di Marco Bisiach

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C’era anche Paolo Camossi, fuoriclasse dell’atletica leggera italiana e oggi allenatore dell’uomo più veloce del mondo, Marcell Jacobs, ad applaudire la Pro Gorizia al teatro “Verdi” del capoluogo isontino. Il suo passato, il suo presente ma soprattutto il suo futuro, incarnato dai piccolissimi calciatori del vivaio biancoazzurro saliti sul palco nell’occasione. Camossi è tornato nella sua Gorizia per ricevere il “Premio Santi Ilario e Taziano – Città di Gorizia”, che ogni anno viene assegnato alle personalità più rilevanti per la comunità locale, e la Pro Gorizia è stata parte di questa festa perché la giuria del premio ha voluto assegnarle un riconoscimento speciale in occasione del centenario di fondazione che cade proprio in questo mese di marzo.

Ecco perché sullo schermo allestito al “Verdi” è stato proiettato un emozionante video realizzato dal responsabile della comunicazione biancoazzurra Andrea Tercig, con immagini in bianco e nero alternate a brevi video di partite del passato, e con le note dello storico inno della Pro Gorizia. Ed ecco perché sul palco è salita assieme al presidente Franco Bonanno una piccola rappresentanza del settore giovanile guidato dal responsabile Enrico Coceani. Una scelta non casuale, visto che la Pro ha voluto proiettare nel futuro – e quindi nei suoi giovani che, come a detto con il sorriso Bonanno “devono ricordarsi innanzitutto di studiare, oltre che di giocare a calcio, perché questa è la cosa più importante” - l’impegno e la sfida in questi giorni di festeggiamenti rivolti ad una lunga storia passata.

A premiare la Pro Gorizia, assieme al sindaco Rodolfo Ziberna, anche l’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli. Per entrambi, un omaggio speciale, ovvero il gagliardetto che la Pro ha realizzato per celebrare i suoi primi 100 anni di attività. Un ricordo da conservare, che di certo farà l’invidia dei tanti collezionisti di questo genere di originali cimeli.