di MASSIMO DI CENTA

GEMONESE – RIVE D’ARCANO FLAIBANO 2 – 1

GOL: pt 17’ Buzzi, 32’ Petris; st 43’ Vidotti.

GEMONESE. De Monte, Braidotti, Venturini, Gregoric 6, Rojc, Perissutti, Ursella, Buzzi, Ilic (36’ st Vidotti, 48’ st Paravic), Zigon (46’ st Garbellotti), Arcon. A disposizione: Fabris, Skarabot, Toffoletto, De Clara, Vicario, Allen. G. Mascia.

RIVE D’ARCANO FLAIBANO.Peresson, Bozzo (12’ st Curumi), De Giorgio, Petris, Candotti , Clarini , Battaino (35’ st Pontoni), Cozzarolo, Kuqi, Drecogna, Alex Fiorenzo (30’ st Davide Fiorenzo). A disposizone: Del Negro, Zanini, Almberger, Foschia, Bearzot, Llani. Allen. R. Peresson.

ARBITRO: Ziliani di Trieste. (Assistenti: Fabris di Pordenone e Chesini di Gradisca d’Isonzo).

NOTE: ammoniti Drecogna e Ilic. Angolo 4 a 3 per il Rive d’Arcano Flaibano.

GEMONA DEL FRIULI. Vittoria di fondamentale importanza per la Gemonese, che nei minuti finali piega il Rive d’Arcano Flaibano e si mette nelle condizioni di potersi salvare, senza passare attraverso le trappole dei play out. Soltanto un mese fa, la situazione era praticamente disperata: poi sono arrivati dieci punti in quattro partite e la prospettiva ora è davvero molto incoraggiante. Non così per il Rive, che rimane in fondo alla classifica e negli ultimi 180’ avrà il Tamai (una delle squadre più in forma del momento) in casa e la capolista Chions in trasferta. Davvero dura. La partita del “Simonetti” non è stata bella, decisamente: troppo importante la posta in palio per cercare di raggiungere la vittoria attraverso fraseggio pulito e manovra brillante. La paura ha indotto ad un gioco approssimativo, con difese chiuse e pronte a spazzare via, alla ricerca della giocata delle punte. In certi frangenti sembrava quasi che la palla scottasse nei piedi dei giocatori: meglio tenerla lontana dalla propria porta, insomma. Il Rive parte tenendo il baricentro alto, nel tentativo di sbloccare il punteggio e poi vivere di rimessa. Possesso palla sterile, però, quello degli ospiti che mai impegnano De Monte. La Gemonese se ne sta sulle sue, a protezione della propria area, senza dannarsi. Al minuto 17 però, Buzzi lavora un buon pallone a centrocampo, lo offre a un compagno che lancia Arcon: fuga un verticale e filtrante per lo stesso Buzzi che arriva da dietro. Controllo in area del ragazzo di Pontebba e diagonale sul palo lungo non forte ma preciso. Il vantaggio tranquillizza i giallorossi che però poco dopo la mezzora subiscono il pari: Petris, da oltre trenta metri, calcia una punizione che De Monte calcola male e si ritrova il pallone in fondo alla rete. Chiariamo subito che il tiro di Petris è formidabile, ma l’estremo gemonese poteva e doveva fare meglio. La restante parte della prima frazione e tutto il secondo tempo filano via senza lasciare tracce memorabili: il pareggio, insomma, pare cristallizzato, ma il Rive si fa ancora male, quando si fa sorprendere ancora in contropiede: Vidotti, entrato da poco, difende palla a centrocampo e innesca Arcon sull’out di destra. Fuga e traversone al centro, con Peresson che non è impeccabile. Il portiere ospite respinge il pallone, ma all’altezza del dischetto sbuca l’accorrente Vidotti che infila il vantaggio. Il ragazzo di Sutrio, insomma, veste i panni del killer perfetto, perché entra, fa quello che deve fare e poi esce di scena (un colpo al volto gli costa la sostituzione). Il recupero non cambia la situazione e i giallorossi possono esultare. Per il Rive, invece, la salvezza è più dura da scalare dello Zoncolan ...