di Marco Bisiach

SOVODNJE – MOSSA 2-1

Marcatori: pt 36' Solinas, st 29' Simcic, 40' Rijavec

SOVODNJE: Zanier, Juren, Simcic, Rijavec, Feri, Falcone (pt 8' Petejan), Semolic, Umek (st 26' Boschin), Zibernik, Cavdek, Visintin (st 38' Tomsic). All.: Trangoni

MOSSA: Quaggiato, Beltramini, Rezic, Bytyci, Salim, Foscolini, Osmani, Gueye, Susic, Merdaoui, Solinas. All.: Bernot

Arbitro: Salerno di Trieste

SAVOGNA D'ISONZO. Fino a poco più di un quarto d'ora dal termine, sembrava dover essere un disastro, per il Sovodnje. Poi il destino ha scelto diversamente, e una giornata potenzialmente storta si è trasformata in un largo sorriso. I biancoazzurri di Nicola Trangoni hanno messo la freccia nel finale e vinto 2-1 sul Mossa di Roberto Bernot, e in contemporanea è giunta in riva all'Isonzo anche la notizia della sconfitta a sorpresa del Torre Tapogliano contro quella Fortezza Gradisca che proprio una settimana fa aveva fermato il Sovodnje. Morale, terzo posto ancor più solido, con vista sui play off, e rincorsa alla seconda piazza della Manzanese che può continuare, per i ragazzi di Trangoni.

Eppure come detto non è stata una passeggiata e non si era messa bene per i padroni di casa, visto che un Mossa tonico e vivace è stato capace di portarti in avanti e restare in vantaggio fino alla mezz'ora della ripresa, dopo un primo tempo di qualità e quantità, che portava lo spettatore a chiedersi il perché del malinconico penultimo posto in classifica. Se i primi minuti erano stati tutti di marca Sovodnje, l'occasione più grande era capitata al 15' proprio al Mossa, con una punizione pennellata da Vlorian Bytyci che si era stampata sull'incrocio dei pali a Anej Zanier battuto. Uno spavento utile a stimolare il Sovodnje, deciso poi a costringere Manuel Quaggiato (uno dei migliori per i suoi) a fare gli straordinari tra i pali del Mossa. Sue le parate sui vari Jan Rijavec, Miha Simcic, Marko Vizintin e Blaz Semolic, prima che, al 36', un fulmine squarciasse il cielo di Savogna. Fulminea è stata infatti l'azione del vantaggio ospite, con Moustapha Gueye bravo ad aprire il campo per Amine Merdaoui, a sua volta geniale nel premiare il taglio profondo di Matteo Solinas, per il tocco a tu per tu con Zanier che vale lo 0-1.

Un vantaggio con il quale il Mossa torna negli spogliatoi, per rientrare in campo e tener testa ancora ad un Sovodnje che appare poco lucido. Con il passare dei minuti, però, i padroni di casa crescono, prendono campo e si rendono pericolosi. Il campanello d'allarme per i mossesi lo suona Semolic al 24', con una discesa di 50 metri in accelerazione prima del tiro appena largo sul primo palo. Cinque minuti dopo, poi, il Mossa capitola: sgroppata di Simcic lasciato troppo libero di avanzare, e destro chirurgico dal limite dell'area sul quale nemmeno l'ottimo Quaggiato può arrivare. A questo punto il vento del match è cambiato totalmente, e il Mossa, alle corde, ha dovuto subire l'entusiasmo del Sovodnje alla caccia del sorpasso. Sorpasso che non è arrivato al 34' perchè Deni Zibernik ha calciato appena largo a tu per tu con Quaggiato su assist di uno scatenato Semolic, ma i locali si sono rifatti al 40' con capitan Rijavec, letale con un piatto destro dal centro dell'area sugli sviluppi di un corner. E' il 2-1 che regala al Sovodnje e a mister Trangoni tre punti d'oro, alla vigilia di un ciclo terribile che, a meno di sorprese, sancirà il destino dei biancoazzurri in questo campionato, tra sogni di secondo posto, ambizioni play off e insidie ancora da superare nel girone E di Seconda categoria.