di Marco Bisiach
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“Elmetto in testa, e pronti alla battaglia”. La metafora è bellica, ma ovviamente e squisitamente solo sportiva. A proporla è mister Alessandro Radolli perché nella settimana che porta alla ripresa delle ostilità nel girone B di Promozione racconta molto bene il momento della sua Pro Romans Medea, chiamata a giocarsi in sei battaglie sportive la permanenza nel torneo. I giallorossi partono dalla posizione più scomoda di tutte – se non consideriamo le ultime due piazze ormai di Risanese e Sant’Andrea San Vito che ripartiranno dal prossimo campionato di Prima categoria – visto che la Pro Romans Medea è terzultima con 26 punti e chiude il trenino di formazioni che lottano ancora per la salvezza. Certo, i distacchi sono talmente minimi che viene difficile intravvedere favorite o sfavorite nel lotto: la Pro ha solo un punto in meno di Trivignano e Trieste Victory Academy, appaiate a cavallo tra retrocessione e salvezza, a quota 28 c’è il Fiumicello 2004 e anche la Pro Cervignano Muscoli non è così lontana, a 32.
Quel che è chiaro è che la Pro Romans Medea ha bisogno di fare punti, e non sarà così semplice riuscirci alla ripresa, dato che il calendario propone la trasferta sul campo della Virtus Corno, con i friulani che sono imbattuti in questo campionato sul terreno amico, e che devono sparare le ultime cartucce ancora a disposizione per rientrare eventualmente nella lotta per il titolo. “Il nostro è un calendario sicuramente impegnativo, anche se non so dire se sia migliore o peggiore di altri – spiega Alessandro Radolli -. Ci mette di fronte ad ostacoli complicati, come la Virtus Corno, ma ci offre anche delle opportunità, ovvero diversi scontri diretti che, se vinti, possono far svoltare la classifica. Sarà una frase abusata, ma quelle che ci aspettano sono tutte finali, e così dovremo affrontarle”.
In questi giorni che portano alla partita Radolli proverà a valutare le condizioni dei suoi acciaccati, chissà magari forzando qualche rientro importante. Potrebbe rivedersi in campo qualcuno tra Marco Giardinelli, Manuel Dika o Luca Iacumin, forse almeno a disposizione parziale Piero Colautti o Salvatore De Crescenzo. Ma non è detto che Radolli non possa attingere anche ai ragazzi del vivaio, che potrebbero essere risorsa inattesa nello sprint finale.