di Marco Bisiach
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L’ultima squadra in grado di lasciare a bocca asciutta e senza punti la caldissima Azzurra Premariacco di Michele Campo è stata una goriziana, la Juventina di Sant’Andrea. Era la seconda giornata del girone di ritorno in Eccellenza, e i friulani non avevano ancora svoltato. Da allora, però, non hanno più perso, si sono dimostrati una delle formazioni più solide del lotto e hanno collezionato la bellezza di otto risultati utili consecutivi.
La Pro Gorizia spera di imitare i cugini alla ripresa delle ostilità dopo la sosta per il Torneo delle Regioni e la Pasqua, nell’anticipo di sabato alle 15.30 in terra friulana, ma sa che avrà di fronte questo tipo di avversario: in palla, concreto, affamato di punti salvezza e irrobustito dai rientri (con una condizione fisica crescente) di uomini fondamentali come gli attaccanti Valmir Gashi, vecchia e amatissima conoscenza dalle parti del “Bearzot” e Alessio Corvaglia.
Anche in casa Pro ci saranno comunque dei ritorni attesi, come quello di Eric Pagliaro, arma tattica eccezionale, o quello del giovane Giacomo Franco, nuovamente in gruppo dopo tanto tempo e ponto a dare il suo contributo nel finale di stagione. Saranno squalificati Luca Piscopo e Francesco Lombardo, e ancora ai box resteranno Edison Hoti e Nicolò Del Fabro (chissà, forse per il resto della stagione a questo punto), ma in riva all’Isonzo non mancano né fiducia né determinazione. “Sappiamo quello che ci attende, ovvero partite difficilissime di qui a fine stagione contro squadre che daranno tutto perché i punti in palio pesano – dice mister Luigino Sandrin -. La speranza è di ripetere dopo questa sosta ciò che siamo stati capaci di fare tra Natale e Pasqua. Se dovessimo riuscirci, magari vincendo almeno cinque delle sette gare che mancano da disputare, il secondo posto non ci sfuggirà: è un obiettivo importante per noi, perché raggiungerlo ci permetterebbe di alimentare il sogno della Serie D tramite gli spareggi nazionali, e ci direbbe che siamo stati capaci di costruire un progetto vincente”.
Esattamente quel che pensano pure a Tamai. Ma le furie rosse devono recuperare quattro punti ai goriziani, e la Pro non ha nessuna intenzione di cedere la piazza d’onore la medaglia d’argento sul più bello.