di Marco Bisiach

La Gradese a un gradese. Per ripartire, con entusiasmo e idee chiare, e tentare subito la risalita in Prima categoria dopo la dolorosa retrocessione in Seconda di qualche mese fa. Così, con questo spirito, inizia la nuova avventura alla guida dei “mamuli” di Cristian Perosa, il tecnico chiamato in uno dei momenti più complicati della storia recente della società dell’Isola d’Oro. Non la prima, di avventura, visto che Perosa, che ha vestito a lungo la maglia rossa da giocatore, già tredici anni fa aveva vissuto un’esperienza da tecnico, prima nelle giovanili e poi anche con i “grandi” della Gradese. La sua attività poi lo aveva tenuto lontano dal calcio, fino a che non si sono ripresentate le condizioni per il grande ritorno.

“E’ capitato che parlando con Cristian Ghirardo, mio ex compagno e oggi ds della Gradese, gli ho confidato che volevo rimettermi in pista, riprendere ad allenare, adesso che la mia situazione lavorativa me lo permette – racconta Perosa -. E così, il giorno dopo, lui mi ha contattato, dicendomi che la Gradese aveva bisogno di me: ci ho riflettuto un attimo, perché ricominciare subito dopo tanti anni dalla panchina della prima squadra mi sembrava un qualcosa di grande, ma poi non ho avuto dubbi. Al cuore non si comanda, e per la Gradese ho accettato questa sfida”. Una sfida che ha contorni molto chiari, per mister Perosa. “Desidero far tornare la squadra dove le compete storicamente – spiega -. Immagino un gruppo dal grande temperamento, con fame di vittoria, e voglio impostare una squadra aggressiva, che punti sulla riconquista della palla, che corra dall’inizio alla fine. Ecco una squadra fortemente caratterizzata, con un’identità precisa e la mentalità vincente. Posso assicurare fin da subito una cosa: se perderemo sarà perché gli avversari saranno stati più bravi, ma non perché non ci avremo creduto o non avremo dato tutto. Si deve scendere in campo per vincere ogni partita”.

Il mercato è ancora lungo, ma la nuova Gradese ha puntato sin qui soprattutto sulla conferma dello zoccolo duro, con tanti giocatori che, malgrado la retrocessione, saputo dell’arrivo di Perosa hanno scelto di sposare ancora il progetto dell’Isola d’Oro. In difesa poi dal Fiumicello è arrivato un difensore di categoria superiore come Pier Visintin, e davanti Francesco Lauto del Pieris dovrebbe dare ulteriore peso al reparto offensivo. La società sta comunque lavorando ancora a qualche altro colpo. L’inizio della preparazione è fissato al 18 agosto, anche se i giocatori impegnati nei lavori stagionali, che come sempre saranno a disposizione in ritardo, si stanno già allenando autonomamente la sera. Perosa su questo aspetto però non cerca alcun tipo di alibi. “Le scuse stanno a zero – dice il mister della Gradese -. Sappiamo che per noi l’inizio e la fine della stagione sono particolari, ma è ora di smettere di parlarne. In mezzo ci sono altre 26 partite, e non abbiamo scusanti: vorrà dire che gli obiettivi vanno centrati prima delle ultime giornate. E quali sono questi obiettivi? Semplice, bisogna puntare a vincere e tornare in Prima categoria, non possono essercene altri, perché quando si scende in campo ha senso farlo solo se si prova a ottenere il massimo possibile”.