di Matteo Femia

Il rinvio dei campionati a febbraio? E’ stata la cosa più giusta da fare in un momento come questo. Ma un problema che va assolutamente risolto entro il prossimo mese c’è: quello del ritorno all’attività sportiva dei giocatori reduci da positività. L’attuale regola dei 30 giorni di stop post-negatività va cambiata: si scenda ad un massimo di 10 giorni di fermo o il rischio è che le squadre ne siano fortemente penalizzate”.
Nino Munafò, direttore sportivo dell’Azzurra, è chiaro e la sua opinione rappresenta il punto di vista della società goriziana, tra le sorprese del girone C di Prima categoria nelle prime 15 partite di quest’ennesima, tribolata stagione per il calcio dilettantistico regionale: da un lato il club azzurrino si trova in piena sintonia con la decisione presa dalla Figc regionale di spostare l’avvio del girone di ritorno di circa un mese, mentre dall’altro chiede uno snellimento delle procedure di reintegro in gruppo dei ragazzi guariti dal Covid. Casi di contagio ce ne sono stati in queste ultime settimane anche all’Azzurra, come nella stragrande maggioranza delle squadre di calcio regionali. Ora, è il pensiero del club del quartiere di Straccis a Gorizia, è giunto il momento di risolvere questo nodo. “Se questa norma dei 30 giorni non viene rivista – sottolinea Munafò – il rischio è che in una situazione di emergenza alcuni possano provare a fare i furbi passandola magari liscia, mentre chi rispetta le regole si trova penalizzato nel momento in cui si trova a giocare con pochi effettivi disponibili in campo. E’ un problema, quello del ritorno all’attività di chi ha superato il Covid, che va assolutamente portato all’attenzione delle autorità sportive. L’ideale sarebbe far scendere la quota di giorni di stop dopo l’accertamento di negatività ad una decina al massimo”.
Munafò comunque ribadisce: “Ci troviamo assolutamente concordi con la scelta di posticipare a febbraio l’inizio dei campionati nella speranza che la situazione generale possa essere migliorata tra qualche settimana”.
Non ci sono infine problemi almeno sul fronte vaccinazioni all’Azzurra: “Tutti i ragazzi sono vaccinati già da agosto, non abbiamo giocatori no-vax in rosa” conclude Munafò.