di Marco Fachin

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Erano almeno in 400, lunedì pomeriggio, tra piazza della Borsa e piazza Unità d'Italia, i tifosi della Triestina scesi in strada per protestare.

Obiettivo della mobilitazione la giunta comunale del sindaco Roberto Dipiazza, rea, secondo la tifoseria organizzata dell'alabarda, di penalizzare deliberatamente la Triestina.

Non è andata giù la gestione e la manutenzione del manto erboso dello stadio "Nereo Rocco" da parte del Comune ai tifosi, sia dopo l'evento che ha causato il cattivo stato del terreno, visto nella partita inaugurale della Serie C contro il Trento (il concerto dei Maneskin di giugno, ndr), sia nelle operazioni di rizollatura posteriori.

Un modo di condurre i lavori sbagliato per il tifo organizzato, che ha obbligato la Triestina ad andare a giocare fino a Fontanafredda, a 100 km dal capoluogo giuliano.

I sostenitori protestano poi anche per ciò che potrebbe accadere a giugno, con lo stesso comune che ha concesso l'utilizzo dello stadio Rocco per i concerti di Max Pezzali e Ultimo.

Peccato che i due eventi saranno in concomitanza con delle possibili date dove si giocheranno i playoff promozione per la Serie C, strada alternativa per l'alabarda qualora non riuscisse a centrare la promozione diretta vincendo il campionato.

In quel caso all'Unione potrebbe toccare un altro trasloco, anche se molto più vicino rispetto a Fontanafredda, vale a dire al "Giuseppe Grezar", stadio situato di fianco all'impianto casalingo. Una situazione che i tifosi vogliono ovviamente evitare, e dunque da qui la protesta organizzata.

Nel tardo pomeriggio una delegazione del tifo organizzato è stata ricevuta in municipio, dove l'ente comunale ha garantito una manutenzione straordinaria sul terreno del "Rocco" a cadenza quindicinale.

L'amministrazione ha anche assicurato che gli eventuali playoff di C si giocheranno nello stesso impianto, tuttavia rimane poco chiara la situazione legata ai due concerti, dato che per entrambi gli eventi è già cominciata la prevendita dei biglietti.