di Marco Bisiach

Settantacinque minuti di gioco, recupero compreso. Uno per anno, tanti quanti quelli della storia biancorossa, la storia della Juventina che in queste settimane ha vissuto una nuova, splendida pagina di gloria, con il trionfo nel girone B di Promozione e il ritorno in Eccellenza. A giocarli, quei 75 minuti carichi di suggestioni, sarà proprio chi ha contribuito a scriverla, quella lunga storia, ovvero i giocatori, i tecnici ed i dirigenti che hanno condiviso il loro cammino o una parte del loro cammino con la famiglia sportiva di Sant’Andrea.

L’appuntamento è per venerdì sera, 17 giugno, dalle 18, al campo di via del Carso, a Gorizia, per una doppia festa. Da un lato si celebreranno titolo e promozione in Eccellenza, freschissimi, dall’altro si omaggerà il grande passato biancorosso, continuando i festeggiamenti per i 75 anni della società già iniziati nei mesi scorsi. A Sant’Andrea sono invitati davvero tutti coloro che lo vorranno: tifosi, simpatizzanti, appassionati, ma soprattutto gli ex, coloro che a lungo o anche solo per poco hanno indossato i colori della Juventina. C’è chi arriverà appositamente da lontano (persino dall’estero), chi non se n’è mai andato. Chi è già stato avvisato e invitato ufficialmente, e chi invece si potrà ritenere “convocato” anche solo leggendo queste righe. Perchè questo è lo spirito con il quale la Juventina del presidente Marco Kerpan (a proposito, pure lui impegnato a spegnere un bel numero di candeline, le 25 delle sue nozze d’argento con la presidenza) ha deciso di organizzare questa festa. Con uno sforzo particolare ed appassionato di tutto lo staff.

Il programma è articolato e merita un approfondimento. Si partirà come detto alle 18, e inizialmente la festa lascerà di certo spazio anche alla commozione, visto che sull’erba del rettangolo di gioco don Carlo Bolcina e don Fulvio Marcioni officeranno una celebrazione in ricordo di tutti i presidenti, dirigenti, soci e amici biancorossi scomparsi negli ultimi venticinque anni. Poi i discorsi ufficiali, a partire dai saluti del patron Kerpan, e magari dagli interventi dei tanti ospiti invitati, tra cui gli amici delle società calcistiche cittadine e di oltreconfine, e alle 19 finalmente ecco la volta del pallone con la partita “Mi smo – Noi siamo”. Si svolgeranno una serie di brevi amichevoli che metteranno di fronte l’ossatura base delle quattro versioni della Juventina capaci di conquistare l’Eccellenza: quella del 1995/96, quella del 2005/06, quella del 2016/2017 e quella di quest’ultima stagione. A irrobustirle, poi, giocatori di tutte le altre annate, mentre in panchina a guidare le due squadre si alterneranno i tecnici delle promozioni, Franco Zuppichini, Dorino Furlan e Nicola Sepulcri, l’attuale mister biancorosso e l’unico capace di portare la “Juve” per due volte nella Serie A dei Dilettanti.

In totale, come detto, tutte le amichevoli assommeranno 75 minuti, con precisione millimetrica sul cronometro, e di certo meno attenzione al risultato sportivo e ad altri dettagli di campo. Perchè prima, durante e soprattutto dopo sarà grande festa, un’occasione per rivedere volti vecchi e volti nuovi, abbracciando idealmente la lunga storia della Juventina, simbolo del quartiere di Sant’Andrea a Gorizia.