di MASSIMO DI CENTA

Sono tanti i protagonisti nel Torviscosa di Fabio Pittilino che sta dominando il girone A dell’Eccellenza. Uno di questi è senza dubbio Alessandro Rigo, classe 2002. Un passato importante, ma non ingombrante: tanti anni nelle giovanili dell’Udinese, dove ha collezionato anche diverse convocazioni in prima squadra. In pratica, dopo gli inizi al Pozzuolo, c’è stato solo il bianconero nella sua vita calcistica, prima dell’approdo appunto al Torviscosa, dove è arrivato grazie all’abilità del ds Edy De Magistra, autore in questo caso di un vero e proprio colpaccio.

Le caratteristiche tecniche sono note a tutti: fisico importante, Alessandro è un difensore centrale, ma può giocare anche a centrocampo, visto che ha piedi educati. Pulizia di tocco, tempismo, buonissima velocità e anche molto bravo nella lettura degli interventi in fase difensiva. A tutto questo sa aggiungere una personalità che in relazione ai suoi 23 anni (li ha compiuti a febbraio) è davvero sorprendente. Gli aspetti suscettibili di miglioramento riguardano il gioco aereo e la fase di uscita, dove ogni tanto abusa di qualche tocco di troppo.

L’approdo a Torviscosa non lo vive come un declassamento, ma anzi lo interpreta come un vero e proprio trampolino di lancio per il ritorno al calcio professionistico che ha appena sfiorato.

Una amore per il calcio trasmessogli da papà Andrea, grande appassionato di calcio e tifoso dell’Udinese, quell’Udinese nella quale spera un giorno di vedere il figlio.

Nel frattempo, però, c’è questa avventura a Torviscosa che al momento è davvero gratificante: la squadra vola, ma la formula per questa stagione prevede lo svolgimento dei play off con tutti i rischi che ne conseguono. Un Torviscosa che ha trovato nella saggezza e nella sapienza tattica di Pittilino elementi fondamentali, assieme al valore di una rosa di grande qualità e alla capacità di far gruppo, altro parametro imprescindibile in una squadra di successo.

Per quanto riguarda i modelli di riferimento, Alessandro ha due nomi: Thiago Silva, per l’eleganza nei disimpegni e la modernità nell’interpretare il ruolo e Giorgio Chiellini, che incarna la figura del difensore puro, quello che non ti fa respirare.

Il sogno di fare il calciatore è lì, in un cassetto che aspetta solo di essere aperto, ma nel frattempo è impegnato in uno studio professionale di ingegneria.

Il calcio non è l’unico amore della sua vita: anzi, forse è al secondo posto, perché al primo c’è Alice, la sua ragazza che lo segue sui campi e naturalmente è una sua grande tifosa.