di Marco Bisiach

Il derby goriziano di Eccellenza, in qualche modo, è già iniziato. Ed è un pareggio, di cui peraltro le dirette interessate avrebbero fatto volentieri a meno. Si gioca sul campo, ma sul campo per davvero, nel senso che riguarda i campi dove Pro Gorizia e Juventina, le due squadre del capoluogo al via del prossimo campionato di Eccellenza, hanno iniziato a preparare la stagione. Campi che non sono i soliti, non sono i loro, con il terreno di via del Carso a Sant'Andrea, casa dei biancorossi, già fuori causa per i lavori di realizzazione del nuovo impianto di irrigazione, e quello del “Bearzot” della Campagnuzza, lo stadio dei biancoazzurri, che lo imiterà dopo Ferragosto.

Così sappiamo di fatto già che a meno di clamorosi colpi di scena il primo incrocio ufficiale dell'anno tra le due goriziane, in Coppa, si giocherà per forza di cose in campo neutro, e che lontano da casa dovranno vivere entrambe le contendenti questo strano inizio di stagione. I biancorossi di Nicola Sepulcri il campo amico non hanno nemmeno iniziato a calpestarlo, visto che via del Carso è già un cantiere vero e proprio, e che dopo ben due rinvii (motivati anche dal gran caldo) la preparazione collettiva della squadra è scattata lunedì in quel di Farra dove la Juventina si allenerà per tutta questa settimana fino ad arrivare alla prima amichevole. Poi, anche se manca l'ufficialità, un primo trasloco a Mossa, per proseguire il lavoro in vista delle partite ufficiali, tutte in trasferta o in campo neutro. La Juventina non giocherà mai in casa in Coppa Italia (non solo per la questione relativa al campo di gioco, ma anche per la mancanza dell'impianto di illuminazione adeguato), e partirà in trasferta anche in campionato. Intanto, terminati i lavori per l'irrigazione, la società del presidente Marco Kerpan, che ha dovuto ingoiare in queste settimane pure il rospo dell'incommentabile incursione di vandali nella sede di Sant'Andrea, procederà anche alla semina e alla predisposizione del nuovo manto erboso. Insomma, per rivedere Andrea Racca e compagni all'opera in via del Carso, si dovrà attendere settembre inoltrato.

Poi c'è la Pro Gorizia. In questo caso quantomeno una robusta parentesi negli spazi amici del “Bearzot” c'è, e non è poco. Ma anche i biancoazzurri di Fabio Franti sono alle prese con una preparazione itinerante. La prima settimana è stata quella dello stadio “Vizzari”, lo storico “Baiamonti”, anche per omaggiare le radici del secolo di vita che la Pro festeggerà durante questa stagione, nel 2023. Ma poi, dal 22 agosto, i lavori di realizzazione dell'impianto di irrigazione interesseranno anche il rettangolo verde di via Capodistria, e allora la squadra dovrà emigrare a Piedimonte. Sede, questa, già individuata grazie all'accordo trovato con la società gialloblù, mentre tutta da definire è la questione della cornice per le gare interne ufficiali, di Coppa Italia (a partire dall'esordio contro il Sistiana Sesljan del 24 agosto) e campionato. Dovrà essere un impianto adeguatamente attrezzato (anche sul fronte delle tribune) e non troppo distante dal capoluogo isontino.

Insomma una variazione sul tema di cui Franti e Sepulcri avrebbero fatto volentieri a meno, nella fondamentale marcia di avvicinamento alla nuova sfida in Eccellenza. Mal comune e mezzo gaudio, quantomeno, per un derby lungo una stagione che a suo modo è già iniziato, con un gol, o meglio un disagio, per parte.