di Marco Bisiach
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“Sono molto deluso, ma la società mi ha fatto sentire ancora una volta tanta fiducia, e il modo in cui giochiamo continua a farmi essere convinto che la svolta debba arrivare”. L’allenatore della Juventina Daniele Visintin non nasconde i sentimenti contrastanti che tormentano i suoi pensieri dopo l’ennesimo ko di misura (è il settimo 1-0 patito quest’anno) arrivato domenica sul campo del Fontanafredda. Un risultato che ha frustrato una prestazione nel complesso positiva dei biancorossi, ma ancora una volta troppo sterile in zona gol.
E questo aspetto ormai è diventato preoccupante. “Ci ritroviamo a dire e commentare sempre le stesse cose ormai – spiega Visintin -. Se creiamo diverse opportunità, non le concretizziamo, e poi finiamo per perdere le partite a fronte di episodi e situazioni controversi, magari anche sfortunati, ma sempre contrari, allora vuol dire che è una situazione che si ripete. E quando questo accade significa che ci troviamo di fronte ad una malattia che va curata, ad un qualcosa che va registrato, e non ad una casualità”.
Visintin chiede allora al suo gruppo di serrare ulteriormente le fila, per uscire da questa situazione con il lavoro. “Facciamo fatica a fare gol, ormai è evidente, e questo lo possiamo cambiare solo lavorando sulla nostra testa visto che non siamo scarsi – dice l’allenatore -, stando insieme, credendo nello spogliatoio, sacrificandoci tutti con attaccamento a questa maglia. Ne ho parlato con i ragazzi, dicendo con tutta sincerità che io per primo sono pronto a fare un passo indietro se la squadra non mi segue più. Ma la società mi ha confermato grande fiducia, io la ringrazio, e il modo in cui giochiamo ogni settimana facendo delle buone o ottime prestazioni mi dice che la strada non è quella sbagliata, e che i risultati dovranno arrivare”.
Intanto la posizione in classifica è sempre la quintultima, con 27 punti, e il prossimo avversario da affrontare ancora in trasferta si chiama Fiume Veneto Bannia: la squadra che appena castigato la Pro Gorizia prendendosi un piccolo ma non trascurabile margine proprio sulla zona play out nella quale è ancora invischiata la “Juve”.