di Marco Bisiach

Giorni di luci e ombre, in casa Juventina. Le seconde sono quelle che giocoforza si allungano sul campo e sulla società biancorossa a causa dell’inatteso prolungarsi dei tempi per l’intervento di riqualificazione dell’impianto di illuminazione del terreno di gioco di via del Carso, che era stato assicurato dal Comune. Le prime arrivano da un calciomercato ancora nel suo vivo, ma già assai brillante per la “Juve”.

Il colpo messo a segno dal direttore generale Giuliano Fantini è di quelli da urlo, visto che al miglior attacco della passata stagione nel girone B di Promozione (formato dai vari Lorenzo Selva, Edison Hoti e Andrea Cocolet, oltre a Marco Piscopo e Kevin Kerpan che però agiscono più a ridosso del centrocampo) è stato aggiunto il miglior attaccante, numeri alla mano, dell’annata alle spalle. La Juventina ha ingaggiato infatti Dino Martinović, bomber 31enne della Forum Julii con la quale si è preso l’ultimo titolo di capocannioniere, segnando 23 gol. Conti alla mano, per quanto teorici, mister Nicola Sepulcri si ritroverà da agosto con un reparto avanzato da una settantina di gol potenziali, per andare a caccia di un posto al sole anche in Eccellenza, dove la Juventina si presenterà da matricola ma con il carattere, la rosa e la mentalità per togliersi subito più di qualche soddisfazione.

In uscita al momento va registrato solo l’addio di Marco Tomat, che era svincolato, mentre tutto il resto dello zoccolo duro dei campioni in carica di Promozione è stato confermato, compresi quei nomi che erano decisamente appetibili per il mercato. Il direttore generale Giuliano Fantini aveva però sempre smentito ogni partenza, compresa quella di Lorenzo Selva che era corteggiatissimo dall’Ufm Monfalcone, e sin qui è stato di parola. Non solo. Lo staff dirigenziale biancorosso ha già rinforzato il centrocampo con Pietro Tuan, tra le colonne della Pro Cervignano Muscoli, e all’orizzonte dovrebbero esserci almeno ancora un paio di colpi, probabilmente dalla cintola in giù visto che tra centrocampo e attacco la rosa della Juventina pare decisamente attrezzata anche per l’Eccellenza.

Ciò che manca, come detto in apertura, è l’impianto di illuminazione, ormai desueto e non sufficientemente potente, che il Comune avrebbe dovuto adeguare proprio in queste settimane di pausa estiva. Così non è stato, i lavori sono in ritardo e certamente non potranno essere completati entro l’inizio della stagione, con il risultato che il campo di Sant’Andrea non otterrà l’omologazione per ospitare i turni in notturna. Questo vuol dire che la Juventina sarà costretta a cercarsi delle alternative, almeno per i primi mesi dell’attività agonistica, con tutti i disagi e soprattutto i costi annessi. Di qui la rabbia, comprensibile, del presidente Marco Kerpan, che non ha nascosto tutta la sua delusione per le promesse ricevute dal Comune. “Ancora in occasione della festa promozione e di quella per i 75 anni della società il sindaco ci aveva rassicurati, e ora invece scopriamo che i lavori non partiranno in tempo – tuona Kerpan -. Per noi sarà un grosso problema, e vogliamo che i nostri tifosi sappiano come stanno le cose, perché ci troveremo a dover giocare almeno cinque volte tra coppa e campionato lontani dal nostro impianto, con costi elevati da sostenere e penalizzati anche dal punto di vista sportivo. Dopo 25 anni da presidente posso dire di essere profondamente deluso dalla politica, meritavamo altro trattamento e più rispetto, rappresentando una comunità importante come quella di Sant’Andrea, ed essendo saliti nella massima serie regionale, in Eccellenza”.