di Livio Nonis

I.S.M. GRADISCA – GRADESE 3 – 0
RETI: st. al 20’ Savic, al 31’ Quattrone, al 43’ Russo su rig.
ISM GRADISCA: Dovier, Boemo, Molli, Fross, Savic (al 34 st. Skabar), Ciaravolo, Famea (1’ st Cianosi), Quattrone, Di Bernardo ( al 9’st. Simeone) (al 19 st Rispoli), Russo, Petriccione. Allenatore: Dario.
GRADESE: Scaini, Marino, Riccardi, Devescovi, Troian M. (al 44’ st Pierotti), Troian A., Corbatto, Cutti, Pinatti M., Pinatti S.. Allenatore: Iacumin.
ARBITRO: Coral della sezione “Bassa Friulana”.
NOTE: Ammoniti: Boema, Rispoli e Riccardi. Angoli 5 a 1 ISM. Recupero 1 e 4 minuti.

GRADISCA - Non tragga in inganno il risultato. Una sconfitta meno penalizzante ci stava per la Gradese che, arrivata al Colaussi di Gradisca d’Isonzo con solo 12 uomini nella lista dei convocati, ha retto finché ha potuto, fino a quando la condizione atletica ha sostenuto gli uomini del centrocampo. Poi tra il 19’ e il 20’ minuto del secondo tempo tutto o quasi si è deciso. Al 19’ l’arbitro concede una punizione a favore della Gradese, il portiere locale posiziona la barriera, Mattia Pinatti (nel primo tempo aveva già colpito il palo con un gran tiro dal limite) calcia stupendamente, la palla sorvola la barriera e s’infila all’incrocio dei pali, imprendibile per Dovier. Ma il signor Coral fischia e fa ripetere la punizione (a fine gara è stato riferito che un attaccante si era messo troppo vicino alla barriera, commettendo perciò un’infrazione). Sul capovolgimento di fronte Petricone mette un invitante pallone un mezzo dell’area ospite, arriva Savic che spalle alla porta “spizza” la sfera di quanto basta per rendere inutile il tuffo del comunque bravo Scaini. Con questi due episodi cambia il volto della partita. Fino a qual momento la Gradese aveva retto bene il campo, difendendo ordinatamente e chiudendo tutti i varchi. Dal canto suo l’ISM ha mantenuto quasi sempre il pallino del gioco in mano, ma si è trovata con un muro da superare, solo un episodio poteva cambiare il corso dell’incontro. Al 31’ arriva il raddoppio: è Quattrone che con un potente tiro trova l’angolino dove l’estremo ospite non può arrivare. A due minuti dal 90o un fallo di mani in area di Riccardi è punito con un penalty che viene realizzato da Russo.