di Marco Bisiach

Non saranno magari all’ultimo grido come quelle del calcio patinato dei big, non tutte almeno. E sicuramente non sono altrettanto costose, e non cambiano al ritmo vorticoso imposto stagione dopo stagione dal marketing sovrano. Ma, anche loro, hanno un fascino particolarissimo, e soprattutto sono capaci di entrare nei cuori dei tanti appassionati che le ammirano, e tifano per le squadre che le indossano. Sono le divise da gioco del calcio dilettanti, che ovviamente spaziano lungo tutto l’arco della fantasia e dei colori. E a proposito di colori, ci siamo chiesti quali siano quelli dominanti, sui campi e sui loghi del calcio goriziano.

La risposta, figlia di una piccola e semplice ricerca, è chiara. Sono il blu del cielo (declinato in tutte le sue sfumature, da quello scuro all’azzurro) e il rosso del fuoco, talvolta da soli, più spesso abbinati ad un altro colore. Sta di fatto che il primo, il blu o azzurro che dir si voglia, è presente su nove delle diciassette divise del calcio goriziano e della Destra Isonzo, e che il secondo accende le maglie di otto formazioni. In qualche caso, i due si ritrovano persino assieme, come sulle maglie del Mariano, o su quelle de La Fortezza di Gradisca, dove vanno a braccetto anche con il giallo. Sfuggono del tutto alla regola, sostanzialmente, solo il Moraro, che veste quel bianconero stile Juve che è un abbinamento tanto classico quanto poco diffuso da queste parti, e l’Unione Friuli Isontina, che quasi fosse un segno del destino indossa invece un amaranto che non è troppo diverso dal granata del Toro. Un po’ diverso il caso dell’Ism Gradisca, che sì spesso e volentieri veste un look “total white” simile a quello della Casa Blanca del Real Madrid, ma di fatto vede anche il blu, ancora lui, tra i colori sociali, a rifinire dove serve logo e divisa. Per il resto, della pattuglia color del cielo fanno parte ovviamente l’Azzurra di Straccis, il Mossa ed il Poggio, con la Pro Gorizia che all’azzurro affianca il bianco esattamente come il Sovodnje, e il Piedimonte che ci abbina il giallo.

E il rosso? In purezza, o quasi, in realtà a Gorizia e dintorni non si trova, anche se la sua presenza è forte, determinante e spesso predominante ad esempio sulle maglie dell’Audax Sanrocchese, dove tra i colori sociali però c’è anche il bianco esattamente come in casa dei biancorossi per eccellenza, in riva all’Isonzo, quelli della Juventina di Sant’Andrea. E poi ecco i rossoneri (ma con un tocco di giallo) dell’Isontina, i giallorossi di Villesse e quelli di Romans d’Isonzo e Medea, e il caso tutto particolare della Cormonese, che sfoggia con orgoglio il suo “unicum” del grigio abbinato al color del fuoco.

Insomma, un arcobaleno, un caleidoscopio bello da scoprire ed ammirare. Sopratutto quando questi colori inseguono un pallone, fanno saltare in piedi per un gol, una parata, una giocata da ricordare.