di Marco Bisiach

Clamoroso a Cordovado. Il calcio, anche tra i dilettanti, regala spesso colpi di scena come non ce ne sono nemmeno nelle più premiate serie tv. E così a Cordovado meno di ventiquattro ore dopo l’esonero arriva il reintegro di mister Massimiliano Rossi, che dunque continuerà ad essere l’allenatore della Spal, e già sabato sfiderà il Tamai per dare l’assalto ai piani altissimi dell’Eccellenza. Ieri, all’improvviso così come era comparso è sparito dal sito e dai canali social del club il comunicato ufficiale che motivava con il deteriorarsi dei rapporti con la dirigenza la decisione di esonerare Rossi, senza per la verità che arrivassero altre spiegazioni in senso contrario.


Ma a far luce su cosa è accaduto, cambiando nuovamente lo scenario, sono le parole dello stesso Max Rossi, che ieri aveva confidato anche a CalcioFvgLive tutta la sua amarezza per quello che sembrava – ma a conti fatti poi non è stato – l’epilogo della sua esperienza a Cordovado. “Si è vero, l’esonero è stato ritirato – spiega Rossi -. In serata la società mi ha chiamato, io e il presidente Massimo Di Sopra ci siamo parlati e chiariti, abbiamo fatto entrambi un passo indietro e deciso di continuare il rapporto, perché ci siamo resi conto che quelle che si confrontavano erano due persone che avevano ancora voglia di proseguire insieme il lavoro iniziato”. Ciò che effettivamente si era incrinato tra le parti resta, come è legittimo che sia, all’interno dello spogliatoio o meglio della sede giallorossa, ma il dato di fatto è che le tensioni ora sono state archiviate di comune accordo. E quello di Rossi potrebbe non essere l’unico rientro, visto che in queste ore pure il preparatore atletico Simone Fantin dovrebbe confrontarsi con la dirigenza, per chiarire e lasciarsi alle spalle i dissapori che venerdì scorso lo avevano indotto a rassegnare le dimissioni.

Se le favole si concludono con il classico “e vissero felici e contenti”, in questo caso la parola passerà al campo, ma non si può non rilevare la modalità e la tempistica quantomeno singolare con la quale la Spal ha prima congedato e poi riabbracciato il suo tecnico, sollevando un polverone per poi invertire subito il senso di marcia. “E’ stato un incidente di percorso, differenze di vedute poi rientrate, nulla di irreparabile – dice Massimiliano Rossi, lasciando intendere che la vicenda non lascerà scorie nel proseguo della stagione -. Quella di lunedì è stata una giornata difficile, non lo nascondo, e colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, manifestandomi stima e affetto. Ma sono cose che possono capitare perché fanno parte del nostro lavoro nel calcio: si volta pagina e si guarda già alla prossima partita, non c’è tempo per rimuginare. La società nel limite di quel che ha potuto ci ha sempre supportati,e noi continueremo a dare il massimo per raggiungere gli obiettivi di sempre. A partire dalla sfida con il Tamai”.

Occhio alla Spal Cordovado, allora. Perchè, spesso, un equipaggio uscito dalla tempesta naviga ancor più forte e unito di prima.