di Marco Bisiach
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Una cosa è certa: quest’anno difficilmente i tifosi del Sovodnje si annoiano seguendo le partite della loro squadra. Un po’ perché il gioco di mister Nicola Trangoni è di quelli divertenti, votati all’attacco e al proporre più che al distruggere, un po’ perché la tendenza della squadra isontina è a rendere imprevedibili i match, nel bene e nel male, in un’altalena di emozioni e rendimento. Così è stato anche il derby della minoranza slovena giocato in casa del Breg, che si è concluso sul 3-3 proprio all’ultimo respiro, grazie al gol segnato per il Sovodnje da Nicola Tomsic.
I carsolini giuliani erano riusciti a scappare fino sul 3-1 al termine di un primo tempo combattuto e spettacolare, che però il Sovodnje non aveva iniziato al meglio. Sotto di due gol per le reti in rapida successione di Mauro D’Alesio e Sebastian Nigris alla metà della prima frazione, i biancoblù di Savogna hanno trovato la forza di riaprire subito la partita prima della mezz’ora con il gol del solito Martin Juren. Quando però Matteo Vianello ha ristabilito le distanze con il 3-1 del Breg proprio prima del riposo, il match sembrava essere scappato dalle mani della squadra di Trangoni.
Invece no, perché questo Sovodnje non muore mai: Simone Peressini ha rimesso in corsa i suoi appena è ripreso il gioco, e a pochi istanti dal triplice fischio finale, al 50’ della ripresa, un tiro da lontano di Nicola Tomsic ha regalato al Sovodnje un punto prezioso, il settimo di questo suo inizio di campionato. Un torneo nel quale la squadra sta mettendo in mostra le sue grandi potenzialità ma anche qualche difetto da correggere: su tutti probabilmente la tenuta difensiva, visto che con sette reti subite in quattro uscite il Sovodnje ha al momento la peggiore difesa tra quelle della metà nobile della classifica. Dovesse sistemare questo aspetto, Trangoni potrebbe sognare in grande.